Cantù, grana per il nuovo sindaco
Tante le strade da sistemare

L’ufficio tecnico comunale lancia l’allerta sulle vie Daverio, Ariberto, Saffi, Costantino e Dalmazia. L’assessore Di Febo: «Vanno rifatti gli scarichi sottostanti per evitare crolli dell’asfalto»

Altro che libro dei sogni da campagna elettorale, la prossima amministrazione, in materia di opere pubbliche, dovrà tenere i piedi ben piantati per terra. Anzi, sotto terra. Lo dicono gli uffici comunali, in molti punti della città le condotte delle fognature sono davvero vetuste e se non si interviene il rischio è che ci siano cedimenti dell’asfalto, come già accaduto più volte in questi anni, fortunatamente sempre senza danni alle persone.

Lavori urgenti e necessari, ma di solito poco popolari, perché il risultato è nascosto agli occhi del cittadino ed eseguirli crea anche disagi alla circolazione. Servono risorse non indifferenti e al termine occorre riasfaltare le strade interessate. Punto dolente per le casse del Comune. Forse per questo, a lungo, nulla s’è fatto.

Ora si è cominciato col predisporre una sorta di censimento dei punti più delicati. La questione è stata sottoposta alla giunta dal dirigente del settore Territorio, dopo l’episodio di via Mazzini, dove l’asfalto è letteralmente andato in pezzi a causa della pressione dell’acqua la scorsa

Da qui, l’indicazione della giunta: «È necessario pianificare nei prossimi documenti di programmazione – conferma l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Di Febo – il rifacimento delle condotte fognarie nelle strade con maggiori problemi, dove si trovano i tronchi più vecchi, che già danno segni di cedimento».

Alcune situazioni sono già state definite come prioritarie. La maggiore, via Daverio, poi via Ariberto, dove ancora corre in un vecchio cunicolo di mattoni. Altre situazione note, in cima all’agenda, via Saffi, via Costantino, via Dalmazia, per citare qualche esempio.

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