Cantù, il Tar dà ragione al Comune
Bocciato il ricorso per la casa anziani

Il Tribunale: «L’associazione svolge attività sanitaria in assenza delle prescritte autorizzazioni»

I dieci anziani dichiarati non autosufficienti, di stanza nella casa di via Paradiso nel contesto dell’associazione di promozione sociale “Insieme non si invecchia”, devono essere ricollocati in un contesto adatto alle cure di cui hanno bisogno. E’ questo quanto ordina il Tar - il Tribunale Amministrativo Regionale - di Milano, a cui l’associazione aveva presentato ricorso nei confronti di quanto già stabilito dal Comune di Cantù, intervenuto con una propria ordinanza sulla scorta dei rilievi dei Carabinieri dei Nas di Milano e di Ats Insubria. Riparte quindi il conto alla rovescia avviato dal documento firmato dal sindaco Alice Galbiati, Lega: entro pochi giorni, già dall’inizio della prossima settimana, l’attività dell’associazione dovrà essere sospesa.

Punto centrale della questione: alla “Insieme non si Invecchia”, personale non autorizzato somministrava farmaci agli anziani non autosufficienti. La difesa dell’associazione: in via Paradiso non c’è nessuna casa di riposo, ma semplicemente un cohousing. Tradotto: coinquilini, registrati come famiglie, che lì vivono. Ma, questo, evidentemente, anche nonostante i documenti presentati dall’associazione, non ha convinto i giudici. Che, nella decisione collegiale, hanno usato toni che possono sembrare piuttosto netti.

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