Cantù, l’assalto ai supermarket
«L’accaparramento non ha senso»

Scarseggiano pasta, farina e olio di semi. Iperal: «Caccia alle provviste ingiustificata». Merlo (Federconumatori): «Reazione emotiva, rischia di accentuare la spirale inflazionistica»

Persino se vista dall’alto, dal punto di vista di chi vende i prodotti, si tratta di una corsa agli approvvigionamenti nei supermercati, per gli stessi marchi della grande distribuzione, che non ha nessuna giustificazione.

Allo stesso modo se vista dal basso, con l’occhio dei consumatori. Il fenomeno degli scaffali presi d’assalto a Cantù, città che ospita sul proprio territorio comunale una ventina di loghi della spesa, particolare concentrazione sul territorio, rivelerebbe una certa irrazionalità dietro la mano che riempie il carrello di pasta, che peraltro continua a scarseggiare, farina e olio di semi, il cui razionamento si estende, si scopre, a più supermercati.

Non solo. Più un prodotto viene acquistato, e più sale il prezzo. Con il consumatore stesso, comprensibilmente in difficoltà, in un momento di tensioni internazionali tra effetti economici della pandemia e guerra in Ucraina, carnefice e vittima della spirale d’inflazione stessa.

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 16 marzo

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