Cantù mette in sicurezza i suoi ponti
Dopo via Gandhi tocca a via Cattaneo

Appalto di 50mila euro. Il Comune: «Cercheremo di non creare troppi disagi al traffico» Lavori affidati a Bruni Scavi.

Un pezzo alla volta, prosegue il progetto avviato per intervenire sui ponti cittadini. Lavori necessari e importanti ma anche delicati perché, inevitabilmente, finiscono con l’interferire con la circolazione.

E in una città come Cantù, questo è sempre un tasto parecchio dolente. Prima è toccato al ponte di via Gandhi, danneggiato dal maltempo e ricostruito con un cantiere che ha richiesto due anni, ora è la volta di quello di via Cesare Cattaneo e di quello di corso Unità d’Italia, che scavalca via Risorgimento.

Tre anni fa il Comune ha realizzato un vero e proprio censimento, che ha visto passare in rassegna tutti i 24 ponti canturini disseminati per la città individuando le priorità d’intervento, per 600mila euro di lavori. Il cima alla lista, ovviamente, c’era quello di via Gandhi, allora chiuso, ora ricostruito e riaperto in estate.

Adesso tocca al ponte di via Cesare Cattaneo, dove si era avuto il cedimento di una spalla. Nel frattempo si è già provveduto ad attuare delle prime opere di messa in sicurezza, realizzando una scogliera contrafforte di sostegno. Ora sono state appaltate le opere di sistemazione del manufatto, per circa 50mila euro, alla ditta Bruni Scavi snc di Grandate. Lavori indispensabili, ma si stanno effettuando le valutazioni del caso visto che il cantiere creerà dei disagi alla circolazione. Poi toccherà al ponte sul Terrò di via Brianza, che presenta un’erosione alla base. Il Comune: «Cercheremo di non creare troppi disagi al traffico»

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