Cantù, palazzetto Parini, primo round
«Avvieremo il cantiere per fine giugno»

Il Tar non ha concesso la sospensiva chiesta dalla seconda classificata al bando d’appalto

Una prima battaglia è vinta. E, pur conservando prudenza, paiono esserci tutti i presupposti per vincere anche la guerra, scontro ovviamente solo legale. Ieri è stata pubblicata l’ordinanza relativa al ricorso sull’aggiudicazione definitiva dei lavori di riqualificazione energetica del palazzetto Parini. La camera di consiglio del Tar di Milano doveva decidere sulla concessione o meno della sospensiva, che avrebbe congelato l’appalto in attesa della sentenza sul merito.

Ma la prima sezione del tribunale amministrativo lombardo ha respinto la domanda, fissando la trattazione del merito con udienza pubblica per il 19 giugno e compensando le spese tra le parti. Il che significa che l’iter per l’avvio del cantiere può proseguire e potrebbe procedere senza i ritardi anche importanti che un contenzioso legale faceva temere.

Un’altra tegola che era caduta sull’amministrazione, dopo il vero e proprio clamoroso caso scoppiato perché, a causa della chiusura per lavori di riqualificazione dell’impianto, attesi per i primi di giugno, Pool Libertas Cantù e Progetto Giovani Cantù si sono trovate a dover reperire una sistemazione alternativa per i propri 500 atleti.

La ditta arrivata seconda nella procedura per aggiudicare l’intervento da un milione e mezzo di euro, la Costruzioni Perregrini srl di Milano, ha presentato ricorso contro l’assegnazione alla prima, la Athanor Consorzio Stabile di Bari in ati con Didaco srl.

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