Cantù, piazza Garibaldi protesta
«Altro che movida, chiamatela chiasso»

Assolti i locali, sotto accusa invece i clienti

Le feste alcoliche continuano anche dopo le chiusure

Il privilegio di vivere in centro costa caro, tra rumore fino alle ore piccole e sporcizia. Ma i residenti non buttano la croce sui locali della cosiddetta movida. Perché il vero nemico, assicurano, è il menefreghismo dei clienti.

Così, se anche i bar si attengono agli orari imposti per abbassare il volume e la serranda, a far chiasso fino a tardi sono gli avventori che si organizzano in autonomia, con birre e cori nella notte. I controlli sui locali del centro non si fermano e la polizia locale li ha attuati anche a cavallo tra sabato sera e domenica, passando al setaccio diverse attività. Sarebbero almeno 3 o 4 le sanzioni staccate dagli agenti, ma ieri non è stato possibile ottenere il dato dal comando di via Vittorio Veneto.

I locali da tempo si sono organizzati, sistemando anche bidoni per buttare i rifiuti e pulendo alla fine della serata. Ma non è sufficiente. Basta chiedere ai residenti di via Matteotti e delle stradine limitrofe per capire chiaramente che non è una convivenza facile quella nella vasca cittadina con la vita notturna.

L’articolo completo e gli approfondimenti sul giornale in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA