«Cantù, Ramadan in regola
E ve lo dimostriamo»

Sabato sera al capannone di via Milano, i fedeli in preghiera erano meno dei 99 consentiti dal permesso

Altra serata di controlli. Come tutte le sere. Ci sono gli agenti della polizia locale di Cantù.

Si apprende che, in questo sabato di rottura del digiuno, il numero dei presenti è al di sotto dei 99 consentiti all’interno del capannone. E’ il famoso immobile di via Milano al centro della contesa. Dove in questo mese di Ramadan, di sera, per gentile concessione del Tar, all’interno si può pregare. Qualche sera fa, per il Comune, si sono contate 250 presenze. Numero contestato dalla stessa comunità islamica. Eppure, considerato dal Comune come ufficiale. Di certo, ora, si sta attenti a non sgarrare. La comunità si rivolge alla città: niente da nascondere. Siamo qui.

Il racconto completo della serata sul quotidiano La Provincia in edicola lunedì 13 maggio.

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