Cantù, residenza negata
a coppia di venezuelani
Il giudice dà torto al Comune

Il Municipio chiamato a pagare le spese legali. Ora ha 10 giorni per iscriverli all’anagrafe. I sudamericani: «Ci serviva l’Isee per la mensa delle bimbe». Il sindaco Galbiati: «Applicata la norma»

Il Comune di Cantù aveva negato l’iscrizione all’anagrafe dei residenti a due richiedenti asilo sulla base del Decreto Sicurezza, quello che per tutti è il Decreto Salvini, ma il tribunale di Como ha accolto pienamente il loro ricorso e ha ordinato di provvedere a farlo entro dieci giorni. La coppia si è quindi vista riconoscere i propri diritti, come avvenuto in molti casi analoghi registrati nei mesi scorsi in giro per l’Italia, una vera e propria ondata di ricorsi.

Ma non è ancora detta l’ultima parola, perché piazza Parini potrebbe decidere, decorso questo termine, di presentare reclamo avverso l’ordinanza del tribunale. «Questa ordinanza non mi spaventa – commenta il sindaco Alice Galbiati – sapevamo che c’era il precedente di Como dei mesi scorsi, quindi non sono stata colta di sorpresa. Lunedì, con calma, mi confronterò con gli uffici e quindi decideremo se fare reclamo oppure no. Ribadisco che è stata una decisione tecnica e non politica. Abbiamo applicato quella che per noi è la norma, per il giudice evidentemente non lo è».

Il servizio su “La Provincia” di sabato 8 febbraio 2020

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