Cantù, si apparta con una quindicenne
Arrestato per prostituzione minorile

Conosce la giovane studentessa al bar e si accorda con lei per un incontro a pagamento

È una storia con mille risvolti tutti ancora da chiarire quella che, sabato scorso, ha portato all’arresto di un canturino di 34 anni.

Condotto in cella dai vigili di Cantù su segnalazione di alcuni ragazzini minorenni che lo hanno accusato di aver avuto rapporti sessuali con una loro amica di 15 anni. In realtà l’iniziale accusa di violenza sessuale è caduta (l’uomo non avrebbe in alcun modo abusato della giovane), ma si è trasformata in quella di “prostituzione minorile”.

Tutto avviene nella serata di venerdì. Quando l’uomo si incontra in un parco pubblico di Cantù con una ragazzina di 15 anni conosciuta qualche giorno prima, casualmente, in un bar. In quel primo incontro i due si scambiano i numeri di telefono. E cominciano a inviarsi messaggi. Fino a quando - secondo l’accusa - non si sarebbero accordati per un incontro, a scopo sessuale, dietro il riconoscimento di una somma di denaro (non meglio quantificata, anche se si parla di una decina di euro).

La ragazzina confida tutto quanto a un amico tredicenne. E con lui e altri tre giovanissimi decide di presentarsi all’appuntamento “scortata” (si fa per dire) di nascosto. L’uomo si presenta in auto e fa salire la ragazzina. Ma anziché fermarsi nel parcheggio vicino, dove sono appostati anche i quattro amici della quindicenne, parte in macchina alla volta di una non lontana area di sosta più appartata. I ragazzini fermano una pattuglia dei vigili. Intercetteranno l’auto diversi minuti dopo, quando la studentessa quindicenne viene riportata al parco. Per sua stessa ammissione con l’uomo non è successo praticamente nulla, perché mentre erano in auto da soli lei ha detto che non se la sentiva.

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