Cantù, trattativa ex De Amicis
«Il Comune è pronto a mediare»

L’assessore Galbiati interviene sull’impasse tra l’imprenditore Colombo e la Fondazione: «È un accordo tra privati ma se serve possiamo offrire aiuto per favorire la cessione dell’area»

Il Comune si dice pronto a mettersi a disposizione per la compravendita del De Amicis. Per mediare, se necessario, tra le due posizioni private. Così si afferma da parte di chi, nel centrodestra, amministra la città.

Mentre tutti i consiglieri, anche di minoranza, auspicano che si arrivi a un finale lieto per l’area dell’ex collegio, chiuso da ormai un anno. Anche se non sembra così semplice. Non più liceo, ma un polo con una scuola di alta formazione meccanica, il progetto di Pietro Colombo, l’imprenditore di Blm che avrebbe voluto acquistare l’area. Colombo ha però riferito, a sorpresa, che la compravendita, ad oggi, è bloccata.

La Facec, la fondazione legata alla Curia di Milano, proprietaria storica, dice che il tavolo è aperto: spera che vi siano nuovi incontri che possano portare alla vendita. Ma, si sa, per firmare bisogna essere in due.

Anche Alice Galbiati, assessore all’Urbanistica, Cantù Sicura, vorrebbe il lieto finale. «Stiamo parlando di un rapporto tra privati - dice - Ci auguriamo che l’interlocuzione continui, che si arrivi a un punto d’incontro. Se c’è un ruolo che possiamo giocare, ben venga. Possiamo fare ben poco. Ma se possiamo, siamo qui. Anche per fare da mediatori, se vi è la necessità. Non possiamo fare altro che sperare. L’apertura della Facec, ad ogni modo, è positiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA