Canturini esasperati per i furti
Appello al Comune: «Fate qualcosa»

Una residente ha lanciato la petizione per convocare un incontro pubblico. «Siamo un gruppo di cittadini elettori». Sono già stati stabiliti due punti di raccolta per le firme

La petizione promette di raccogliere centinaia se non migliaia di firme. E si sta estendendo di fotocopia in fotocopia in tutta la città. È la rabbia dei cittadini di fronte ai furti nelle abitazioni. Una piaga non solo per Cantù, comunque nel mirino dei topi d’appartamento. Alcuni residenti in qualche caso hanno visto, nello stesso palazzo in cui vivono, i ladri ritornare a distanza di un paio di settimane dai primi colpi.

Chiedono che sia il Comune a interessarsi del problema. «Con la presente siamo a chiedervi un incontro per discutere la situazione e conoscere quali iniziative il Consiglio comunale e la Giunta di Cantù intendono intraprendere a tutela della cittadinanza», la richiesta nel testo.

A mettere la politica con le spalle al muro è una residente che si è trasferita da poco a Cantù. E le sembra assurdo l’assedio pressoché quotidiano dei ladri. L’idea è quella di avere un ritorno da parte del Comune. Come si legge: «Certi di un vostro pronto riscontro», il saluto in calce alla lettera indirizzata anche a tutti i gruppi consiliari.

Ieri, la partenza con i primi due punti di raccolta. Due attività di via Mazzini. «Ci sembra che il problema - dice Christian Radice, cartoleria edicola Athena - sia molto sentito». «In questi mesi ci sono stati furti anche in appartamenti vicini al bar - evidenzia Lorenza Motta, Groove Cafè - credo che sia una cosa buona, per i cittadini e i commercianti, questa petizione. È un problema che sta diventando incontenibile. Chi se ne deve occupare, se ne occupi».

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