Carnevale a Cantù, c’è poco da scherzare. Attesa per spettatori e sfilate

Edizione numero 97 Dall’annullamento della parata del 12 febbraio agli aspetti burocratici. Gli organizzatori sperano nel via libera per ottomila presenze, e di conoscere le prescrizioni

A onor del vero l’Associazione Carnevale Canturino, negli ultimi anni, si è abituata a confrontarsi con imprevisti e incertezze di ogni tipo, dalla pandemia in giù. E anche stavolta non si fanno mancare nulla: una sfilata, quella del 12 febbraio, è stata annullata, causa concomitanza con le elezioni regionali. Si punta tutto sulle altre tre, per cercare di rimettere un po’ in sesto le casse del sodalizio, dopo due anni complicati per il Covid. Tanto da puntare a una capienza sul percorso da 8mila spettatori, ma l’ultima parola arriverà dalla Prefettura, per sapere se questo sarà possibile, quali prescrizioni sarà necessario rispettare, se i biglietti potranno essere venduti anche in presenza o solo online. Insomma, col carnevale, ormai, non si scherza.

Il Carnevale di Cantù, che vanta i carri più grandi della Lombardia, si prepara alla 97° edizione. Quattro sfilate, in programma per domenica 5, 12 e 19 febbraio e sabato 25 febbraio. O meglio, così doveva essere, ma la seconda, quella del 12, è stata depennata dato che la Prefettura ha comunicato che, poiché il 12 e 13 febbraio si andrà alle urne per rinnovare giunta e consiglio regionale, non potrà essere garantita la presenza delle forze dell’ordine a presidiare la sfilata, dato che i militari saranno impegnati ai seggi. Impossibile trovare una soluzione alternativa, quindi non è rimasto altro da fare che cancellare una sfilata.

Incognita meteo

«Non ho ancora una risposta ufficiale in merito – conferma il presidente Fabio Frigerio – ma chiaramente non c’erano altre possibilità. A questo punto ci auguriamo che il meteo non ci giochi brutti scherzi e che le altre tre vadano in scena regolarmente». I carristi sono all’opera e sperano in un folto pubblico. Anche per il bilancio del sodalizio, ovviamente. L’anno passato il Covid aveva ancora pesantemente condizionato la manifestazione, ponendo il limite di 2.500 presenze sul percorso. La prima sfilata aveva richiamato così tanta gente da far restare duemila persone escluse dallo spettacolo, con malumori conseguenti.

Così, imparata la lezione, era stato permesso l’acquisto dei biglietti solo online. Oggi non è ancora noto quanti potranno essere gli spettatori: «Fino a cinquemila persone – spiega Frigerio – la responsabilità è della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Noi però, in questi anni, siamo cresciuti, e vogliamo avere una capienza di almeno ottomila persone. Le autorizzazioni, di conseguenza, diventano di pertinenza della Prefettura. Abbiamo presentato il programma, attendiamo la convocazione».

La vendita dei biglietti

In quella sede, quindi, l’associazione saprà anche quali prescrizioni dovrà rispettare, in particolare sulle misure di sicurezza. «Anche per quanto riguarda ai biglietti – prosegue – ancora non sappiamo se verranno messi in vendita solo online, il che è già sicuro, oppure anche in presenza. Per questo ci siamo rivolti ad alcuni bar, perché Live Ticket sta cercando esercizi che vogliano essere rivenditori. Chi è interessato si faccia avanti».

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