Caschi di zucchero di F1: la curiosa arte di Francesco

La storia L’esposizione a Novedrate del marianese Brunati è tutta da scoprire: la passione per i dolci e quella per i motori si incontrano

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Si chiama Francesco Brunati, ha 38 anni e... non fa il pasticciere. La precisazione è d’obbligo, nel vedere le sue realizzazioni: caschi in miniatura di piloti di Formula 1 e MotoGp, auto e moto, tutti rigorosamente realizzati in pasta di zucchero. Francesco, che è di Mariano, lavora nel campo della meccanica, ma i suo hobby sono sempre stati due: le corse (è commissario di percorso dell’autodromo di Monza), e la pasticceria (ha sempre realizzato torte elaborate). Durante il lockdown l’idea di accostare le sue passioni: «Mi sono fatto una torta di compleanno a forma di casco. E così è nata l’idea: perché non realizzare caschi e auto in miniatura dei miei idoli? Tanto più che il mio sogno è sempre stato quello di fare l’aerografo».

E giù modellini. Che ha esposto domenica a Novedrate. Ci sono i caschi dei suoi idoli, Ayrton Senna e Valentino Rossi, ma anche di Mansell, Prost, Verstappen, Michael e Mick Schumacher, Leclerc (due versioni), e i motociclisti Doogan, Hogson, Simoncelli, Bayliss e tanti atri. Con particolari grafici impressionanti, come le scritte degli sponsor o le grafiche miniaturizzate. Con Valentino si è scatenato: «Nel ho fatti tanti, di diverse stagioni. E allora ho esagerato: quando ha perso il titolo nel 2015, quello che gli hanno scippato con l’asse Lorenzo-Marquez, ho fatto una grafica inventata con la banda bassotti che fugge. Mi piacerebbe consegnarglielo, ma è molto difficile. Una grande emozione è stata quando sono andato ospite dello studio di grafica del decoratore di Valentino Rossi: ho visto tutti i caschi della sua carriera».

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