Cassa Rurale e Artigiana
di Cantù: bilancio positivo
«Più 20% per i prestiti 2019»

Tutti in crescita i numeri dello scorso anno, impennata da marzo per l’emergenza Covid. Già 1.100 richieste d’aiuto: pronti 170 milioni. Mutui sospesi: 3.100 domande. Anticipo cassa: 200 richieste

Nel 2019 la Bcc di Cantù ha registrato una nuova annata con numeri positivi, realizzando buoni incremento sulle voci patrimoniali e i risultati del conto economico, e un aumento di oltre il 20% nei finanziamenti erogati. «Si è lavorato molto e c’erano tutte le premesse per poter continuare a farlo bene nel 2020», dice il presidente Angelo Porro. Invece è arrivata l’emergenza Covid-19, che ha sparigliato le carte e costretto anche la banca a riorganizzarsi al proprio interno. In soli due mesi sono state avanzate richieste di finanziamento per 170 milioni di euro e 3.100 mutui, un terzo di quelli in essere, sono stati sospesi da imprese e famiglie.

Il consiglio di amministrazione della Bcc di Cantù ha approvato la bozza di Bilancio 2019. Bilancio che, sempre a causa dell’emergenza sanitaria, sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci il 24 giugno e con modalità inedite, spiega il presidente Porro: per tutela della salute dei soci stessi, del personale e degli esponenti aziendali, l’assemblea si terrà a porte chiuse e quindi esclusivamente tramite il conferimento di delega e relative istruzioni di voto a un unico rappresentante designato. Una sola persona che voterà per migliaia. Le indicazioni tecniche verranno fornite a fine mese. I volumi operativi della Banca, dati dalla somma di raccolta complessiva e impieghi alla clientela ordinaria, superano i 5,1 miliardi di euro, 3,3 miliardi di raccolta e 1,8 miliardi di impieghi lordi. Tra i dati di maggior rilievo spicca quello dei nuovi finanziamenti - mutui, leasing, prestiti personali - erogati a imprese e famiglie, pari a 358 milioni di euro (+ 21,33%), dato che certifica il costante sostegno all’economia del territorio.

Il conto economico si chiude con un utile netto di 8.328.885 euro, importo tanto più rilevante in quanto realizzato dopo aver effettuato rettifiche su crediti, cioè accantonamenti prudenziali, di oltre 14 milioni. L’utile realizzato consentirà di incrementare i Fondi Propri, cioè il patrimonio netto della Banca, di 7,6 milioni, migliorando ulteriormente il CET1 che supererà ampiamente il 19%, valore largamente superiore ai minimi regolamentari. L’emergenza Covid-19 ha stravolto l’attività degli ultimi due mesi, rendendo necessario, spiega il direttore Gianbattista Lanzi, spostare 20 dipendenti dalle proprie mansioni per potenziare l’ufficio mutui. Le richieste di finanziamenti fino a 25mila euro, prosegue, sono state 850, per 20 milioni di euro. «Ne abbiamo già erogate 100 – dice – e da lunedì, grazie al potenziamento, saremo in grado di liquidarne 40/50 al giorno, smaltendole così tutte nell’arco di un mese».

Le richieste oltre i 25mila euro sono 250, altri 150 milioni di euro. Già terminate tutte le pratiche relative alla richiesta di sospensione di mutuo per 6, 9 o 12 mesi da parte di 3.100 clienti, 500 milioni di valore in tutto. Un terzo dei mutui in essere, con il “congelamento” del pagamento della quota capitale, per 70milioni. L’anno scorso, in 12 mesi, si ebbero 300 richieste. «Un aiuto immediato alle famiglie alle imprese – sottolinea Porro – lasciando loro nelle loro mani questi importi». Inoltre è stato concesso a 200 lavoratori l’anticipo della cassa integrazione, per 250mila euro totali.

Silvia Cattaneo

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