Clotilde scrive a Conte
«Per i miei dieci anni
vorrei qui tutti gli amici»

Bimba marianese compie gli anni il 7 gennaio. Ha un grande sogno: poter tornare a giocare liberamente. La richiesta è in una lettera al presidente del consiglio

«Voglio trovarmi con i miei amici e giocare liberamente». È questo il regalo che Clotilde Savastano chiede per il suo compleanno quando il 7 gennaio taglierà il traguardo dei 10 anni a Mariano.

Ma il destinatario di questa insolita lista dei desideri non è Babbo Natale o la Befana, ma il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Al premier è indirizzata la richiesta di poter festeggiare, anche con i suoi amici, un appuntamento oggi vietato dalle norme di prevenzione del contagio.

Il racconto della mamma

«Mi chiede sempre di poter comprare le focaccine per poter festeggiare con gli amici, ma le dico sempre che non si può» racconta la genesi della lettera mamma Chiara. Perché davanti alla risposta negativa la bambina non si è data per vinta, anzi ha preso carta e penna per chiedere al premier il più bel regalo per il suo compleanno, come Clotilde lo definisce.

«Caro presidente Conte - si apre la lettera - Siamo bambini, abbiamo bisogno di libertà, gioia e spensieratezza, ma fino a ora non avete pensato a noi quando siamo il vostro futuro».

«Più attenzione a noi bambini»

Il dono richiesto da Clotilde nulla ha a che vedere con beni materiali.

«Vorrei che da parte sua il regalo più importante sia: maggiore attenzione a noi bambini che siamo ora una ruota del carro a tutte le vostre situazioni. Abbiamo bisogno di incontrarci per giocare e divertirci - spiega la giovane studentessa della classe 5 B della scuola “G. Del Curto” - di andare al parco e fare liberamente attività sportiva».

Come ricorda la mamma, infatti, «quello che più le manca è uscire in bicicletta con le sue amiche: era abituata» spiega Chiara Erba che ha preso l’insolita missiva per inviarla tramite email all’indirizzo di Palazzo Chigi. E come ogni lettera che si rispetti, anche questa termina con i saluti di Clotilde, anticipati da un semplice augurio: «Spero che queste parole entrino nel suo cuore». Ora non resta che aspettare la risposta del premier Conte.

«Ho quattro figli, scalpitano»

«Quest’anno mi ha portato l’opportunità di rinascere nel campo del lavoro, ma per i miei figli è stato difficile» commenta Chiara Erba che alla vigilia del primo lockdown ha avviato una panetteria, “La michetta” , in via Isonzo. «Ma ai bambini è pesato il periodo, sono sempre stati a casa, hanno svolto la didattica a distanza, soprattutto, quello più piccolo aveva sempre bisogno di essere seguito nel momento delle video lezioni. Tutti e quattro i miei bambini sono stati attenti, ma ora scalpitano».

Così ha aiutato la figlia nell’inviare la lettera. «Sono a conoscenza di quello che sta accadendo perché guardano sempre il telegiornale, anzi sono più informati di noi, ma chiedono anche di uscire. Vedremo cosa risponderà il premier se lo farà» conclude la mamma mentre con la figlia mostra la missiva inviata, entrambe sorridenti.

Silvia Rigamonti

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