Comune, 10 buchi in organico
«Cantù rischia la fine di Como»

Due posizioni delicate, legate al pensionamento dei dirigenti di urbanistica e finanze. Latorraca invoca «un piano straordinario per l’Anagrafe, che trascina problemi ormai da anni»

Serviranno tredici assunzioni, nel 2022, per ricostituire l’organico del municipio, che, si legge nel piano triennale dei fabbisogni di personale 2022-2024 approvato dalla giunta, al momento «risultano altresì 10 posti vacanti, anche a causa della mancata copertura dei posti le cui procedure di concorso che non si sono ancora concluse e di nuovi pensionamenti e cessazioni per mobilità dell’anno 2021».

Tra queste, ne figura una per l’Anagrafe, ufficio che da oltre un anno ormai risulta in affanno a causa delle lunghe attese per ottenere la carta d’identità, che quindi non può assolutamente permettersi di perdere personale. E poi, ci sono da sostituire due dirigenti. L’amministrazione comunale, con l’assessore al Personale Matteo Ferrari, assicura che ogni pensionamento o mobilità verrà sostituito, riportando quindi l’organico al numero attuale di 169 dipendenti. Solo una quindicina di anni fa si era vicini ai 220, dopodiché è cominciata la contrazione.

Ma secondo Vincenzo Latorraca non basta: serve un piano straordinario per l’Anagrafe e serve una riorganizzazione del piano del personale, visto che l’attività dell’amministrazione è cambiata. Nel 2020 si sono avuti 18 pensionamenti, nel 2021 saranno 14 e 4 nel 2022. A meno che non vengano introdotte nuove forme di flessibilità in uscita. A breve saranno vacanti anche due posti apicali, delle sei posizioni dirigenziali. La dirigente all’Urbanistica Dora Lanzetta, in servizio a Cantù dal 2018, a fine anno lascerà definitivamente il Comune per trasferirsi a Milano, dopo che il capoluogo lombardo aveva bandito un concorso di mobilità per l’area Urbanistica, mentre Nicoletta Anselmi, dirigente dell’Area Risorse Umane e Finanziarie, saluterà i colleghi non per andare altrove, ma in pensione. Nel 2022 sono previste 13 assunzioni – dalla polizia locale agli asili nido – e sarà importante sostituire in fretta le due responsabili di settori importanti.

Tema parecchio dibattuto, ormai da mesi, quello dell’Ufficio Anagrafe. Latorraca, capogruppo di Pd, Unire Cantù e Cantù con Noi, nell’ultimo consiglio comunale ha minacciato di presentare una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore ai Servizi Demografici Andrea Lapennase entro un mese la situazione all’ufficio di piazza Marconi non fosse migliorata: «Bisogna pensare a un piano straordinario – dice – non è pensabile che un servizio essenziale come quello dei Servizio Demografici non venga reso in maniera consona, e non per colpa dei dipendenti. Per troppo tempo l’ufficio non è stato oggetto di riorganizzazione, si è provveduto solo al turnover, nonostante l’attività sia cambiata, assumendo maggiore complessità».

Il che, prosegue, vale per tutta piazza Parini: «Non ci può soddisfare un piano che si limita a ricostituire la pianta organica, significa non fare nulla. Non vorrei che si riproponesse anche qui il problema di Como, dove il Comune si trova in grave difficoltà, è evidente. Nel programma elettorale dicevamo che una delle prime azioni necessarie avrebbe dovuto essere una riorganizzazione dell’amministrazione, perché in questi anni è cambiata, come è cambiata la città e sono cambiati i servizi».

Silvia Cattaneo

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