Con la parrocchia di Arosio
basta raccolta di carta e rottami

Il Comune non paga più la parrocchia. L’annuncio di don Paolo: «Interrompiamo il servizio». Il guadagno era di 4 o 5mila euro

La raccolta “porta a porta” di carta, cartone e materiale ferroso, era un appuntamento tradizionale, una volta ogni due mesi, da più di una decina d’anni ad Arosio.

Promosso da un gruppo di volontari (una ventina) dell’Oratorio, aveva uno scopo “benefico” visto che il ricavato era destinato alle esigenze della parrocchia e dell’oratorio stesso.

«A partire dal corrente mese la raccolta non potrà più essere effettuata dall’oratorio», questo l’annuncio da parte del nuovo parroco don Paolo Baruffini, dalle colonne dell’informatore parrocchiale.

«Innanzi tutto - si legge nella lettera firmata dal sindaco Alessandra Pozzoli e diretta al parroco - occorre tenere presente che la normativa vigente in materia di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, prevede che tali attività debbano essere svolte solo da imprese autorizzate. La raccolta “produceva” un incasso attorno ai 4/5 mila euro che, come detto, era destinati alla parrocchia e all’oratorio. Un “mancato guadagno” che sarebbe mancato anche nel caso la raccolta fosse proseguita. Come spiega, nella lettera il sindaco Pozzoli: «È necessario sottolineare che, da qualche mese a questa parte, le mutate condizioni del mercato della carta e cartone, hanno prodotto l’effetto per il quale lo smaltimento non è più da considerarsi per il Comune, una componente positiva di entrata, ma un costo».

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