Consiglio comunale, maxi-vacanze
Mariano in pausa fino a ottobre

Si infiamma lo scontro sul presidente Crippa, accusato di non essere imparziale. La replica: «Sono equo». Forza Italia: «Non si possono rinviare temi importanti per mesi»

Entro metà dicembre il Comune è chiamato a indicare chi rivestirà il ruolo di presidente del consiglio marianese. Non una semplice elezione basata sulla fiducia: i voti espressi dai consiglieri in carica saranno uno specchio di ritorno dell’operato svolto in questi due anni e mezzo dall’attuale arbitro delle discussioni tra maggioranza e opposizione, Alberto Crippa.

Un incarico ricoperto forse con troppa leggerezza, secondo le opposizioni, che scelgono di sottolineare la lentezza della macchina amministrativa. Tant’è che il prossimo consiglio comunale è fissato non prima di ottobre, ovvero a due mesi di distanza dallo scorso con buona pace di tre mozioni e altrettante interrogazioni ancora da discutere. A fine mandato si trova così in bilico la figura di Crippa: l’alternativa è nominare un nuovo presidente.

«Tra interrogazioni e mozioni abbiamo ancora quattro documenti da discutere da giugno - esordisce Andrea Ballabio, capogruppo di Forza Italia -. A questi se ne dovranno aggiungere di nuovi presentati dagli altri movimenti di minoranza. Vista la mole di lavoro era opportuno fissare un consiglio comunale già questo mese, ottobre è troppo lontano». Il rischio per il consigliere d’opposizione è di ingolfare la discussione, caricandola di troppe argomentazioni.

«Questi incontri sono fatti per la cittadinanza perché questa sia informata e capisca cosa sta accadendo - prosegue -. Un presidente ha l’obbligo di stendere un calendario dei consigli comunali adeguato a una realtà di 25mila abitanti».

«Minoranza e maggioranza vicendevolmente si lamentano che do più spazio all’una piuttosto che all’altra - puntualizza-. Il fatto è che regolare i tempi d’intervento di ogni singolo esponente è difficile perché da una parte il mio obiettivo è favorire il dialogo, dall’altra è limitarlo al tema in questione. E molto spesso capita che i consiglieri si discostano da questo».

Respinta l’accusa di parzialità, Crippa chiarisce anche le motivazioni alla base della mancata indizione di un consiglio comunale a settembre. «A fine agosto il Movimento Cinque Stelle ha ripresentato le sue mozioni e proprio in questi giorni sto ricevendo i documenti da inserire nell’ordine del giorno anche se mancano quelli della giunta - spiega -. Visto i tempi e i modi con cui mi sono state proposte, ho interpretato che non fossero argomenti urgenti».

«Anche perché ricordo alle minoranze che loro stesse possono richiedere l’indizione di un consiglio comunale qualora lo ritenessero necessario».

© RIPRODUZIONE RISERVATA