Coronavirus: in un giorno
13 morti nel comasco

La vittima più giovane è una donna di Inverigo di 54 anni

Tredici deceduti e 56 nuovi contagi certificati. È il bollettino delle ultime 24 ore, che anche in provincia di Como fa segnare un’ulteriore crescita nella diffusione del coronavirus, al contempo gelando le speranze di chi confidava che attorno al decimo giorno di semi chiusura qualche frutto si sarebbe intravisto. E invece no.

Purtroppo l’elenco dei morti si allunga, e con esso lo spettro di quanto sta accadendo nelle province di Bergamo, Brescia e Milano, dove sempre ieri si è registrato un incremento importante dei dati. «I dati oggi sono altalenanti. Alcuni sono positivi, altri in forte crescita», ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha cosi spiegato come i casi positivi in Lombardia siano saliti ieri a quota 19.884, 2171 più di mercoledì; i ricoveri in ospedale sono 7.387, 182 più di ieri, a cui si aggiungono i pazienti in terapia intensiva, che sono arrivati a 1.006, 82 in più di ieri. «Abbiamo 1250 posti di terapia intensiva circa, speriamo che i respiratori arrivino presto» ha detto Gallera. I decessi sono arrivati a quota 2.168, 209 più di ieri.

In provincia di Como si sono contati - tra ospedale Valduce e ospedale Sant’Anna, in un contesto in cui diventa sempre più difficile tenere conto di anagrafe e domicilio - 13morti, tra cui i Comuni di Como, Fino Mornasco, Cernobbio, San Siro, Sala Comacina, Casnate con Bernate, Lambrugo, Mariano Comense, Lipomo, Montorfano, Turate.

A Inverigo è mancata una signora di 54 anni, il terzo lutto al tempo del virus per il Comune. La donna risultava residente nella frazione di Cremnago.

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