Coronavirus: niente pasti per i poveri
«Rispettiamo l’ordinanza»

Cantù: chiusa la Mensa di solidarietà: ogni sera aiutava almeno 50 persone «È una cautela, per evitare che possano esserci ripercussioni peggiori»

Chiuse scuole, chiusi cinema, palestre, bar e la quotidianità di tutti deve essere riscritta. Ma a subire un forte contraccolpo a causa delle misure straordinarie attuate per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus sono anche le persone più fragili e bisognose.

L’associazione Incontri, che gestisce la Mensa di Solidarietà di via Cimarosa, ha preso la non semplice decisione di interrompere il servizio, per rispettare l’ordinanza regionale ed evitare assembramenti. Il che significa che per persone che qui trovano un pasto caldo ogni sera, un numero tra cinquanta e sessanta, dovranno organizzarsi diversamente.

È stato il sodalizio stesso a comunicare il provvedimento: «A seguito della direttiva della Regione Lombardia in merito all’emergenza Corona virus, sospendiamo il nostro servizio colazione, cena e docce fino a lunedì 2 marzo. Seguiranno ulteriori comunicazioni». Non un caso unico, da Milano sono arrivate notizie relative alla stessa scelta effettuata da diversi centri che assistono le persone che necessitano di assistenza, congelando per il momento l’accoglienza o la distribuzione di generi alimentari, proprio per non avere code e affollamenti.

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