Covid, a Como 7 morti
E oltre 500 persone
ricoverate negli ospedali

Nella nostra provincia altri 457 positivie cresce ancora la pressione sulle strutture sanitarie. Valduce e Fatebenefratelli non accettano più pazienti

Covid, a Como altri 457 positivi e più di 500 pazienti ricoverati. Il bollettino regionale diffuso ieri sera contava 7758 nuovi contagi in Lombardia, a fronte però di 43mila tamponi. Una mole di test, sottolinea la Regione, tale da far abbassare leggermente la percentuale delle positività. A Como i positivi sono 457, sempre peggio a Milano (+3613), Monza (+898), cala un poco Varese +(697) e cresce Brescia (+587). Il lieve calo a fronte comunque di un andamento in salita non eviterà alla Lombardia un lockdown imposto dal governo.

Il quadro

Dei 96 lutti che hanno investito ieri la Lombardia sempre per Covid sono stati registrati ancora 7 decessi nel comasco. Sono tutte persone che avevano più di 75 anni. In totale i lutti nel comasco dall’inizio di ottobre sono 63, sono 701 dall’inizio di marzo. Solo al Sant’Anna ad ottobre sono spirati 16 pazienti, 12 uomini e 4 donne. Avevamo 72 anni, 76, 78, in due 79, in quattro 81, 83, 85, 87, in due 91, 92, 95, 99 anni. .

Al Valduce nelle ultime settimane sono stati registrati sette decessi, si è trattato sempre di persone molto anziane con diverse malattie croniche alle spalle. Ieri in Lombardia i nuovi ricoveri per Covid sono stati 701 contro 391 dimissioni, quindi i letti occupati in più sono 310. Nel comasco siamo a più di 500 pazienti ricoverati per Covid negli ospedali. La situazione più critica al Sant’Anna, l’ospedale hub Covid per la nostra provincia. Ci sono 232 pazienti ricoverati nei reparti ordinari di cui 18 in terapia intensiva. Altri 25 sono a Cantù, con 6 casi in rianimazione e 21 casi più lievi sono seguiti a Mariano Comense. In attesa di ricovero in pronto soccorso ci sono 37 pazienti a San Fermo e 27 a Cantù, la pressione sui reparti d’emergenza è ormai difficilmente sostenibile.

L’Asst dunque cura in totale 342 contagiati, 16 più di ieri. Tutti i reparti sono stati ormai rivoluzionati, le cure normali devono essere ridotte tra il 70% e l’80%. Al Valduce i pazienti positivi sono 59, l’ospedale ha dovuto allestire oltre al reparto con 31 letti altri venti posti tra ieri e l’altro ieri per i contagiati dal virus, sette sono già occupati. Ci sono poi tre casi critici nella terapia intensiva e 18 persone arrivate in pronto soccorso in attesa di poter salire ai reparti. Il Valduce ha già chiesto alle autorità sanitarie di non inviare più ambulanze. I principali problemi tra via Dante Alighieri e via Santo Garovaglio sono soprattutto due. La struttura è satura, ma deve comunque continuare a curare i malati oncologici, gli scompensi cardiaci, i diabetici. Manca però il personale sanitario, 70 tra infermieri e medici sono a casa perché positivi o perché in quarantena. L’ospedale il 10 novembre assumerà 15 infermieri già selezionati la cui laurea è fissata per lunedì 9 novembre. Quando si dice subito al lavoro.

Le altre strutture

Al Fatebenefratelli di Erba ci sono 72 ricoverati per Covid di cui 5 in terapia intensiva. L’ospedale è al completo e sta mandando altrove le ambulanze, un’intera palazzina è deputata salvo la cardiologia alla lotta al virus. Nella provincia gli sporadici casi isolati dall’ospedale di Gravedona sono diventati ormai più di venti, un reparto intero. Il Cof di Lanzo ha attrezzato un reparto da 25 posti letto. A villa Aprica non ci sono Covid, ma pazienti con altre patologie trasferiti dal San Gerardo di Monza che è in difficoltà. Tornando ai contagi in città i nuovi positivi sono 63, a Cantù 34, 26 a Canzo, 17 a Mariano, 16 a Rovellasca, poi 14 Turate e Lomazzo, 12 Erba, 10 Appiano, 8 Olgiate e Mozzate. Si conferma l’età lavorativa come quella più contagiata.

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