Da Carugo a Fano a piedi
dopo il litigio con la moglie

Rintracciato nella notte dalla Polstrada, a 400 chilometri da casa: «Dovevo chiarirmi le idee, adesso sono solo stanco». La preoccupazione della donna

«Basta, me ne vado. Ho bisogno di prendere una boccata d’aria». Una frase e un comportamento che milioni di mariti italiani tengono per mettere fine all’ennesima litigata con la consorte. E la frase l’ha buttata lì anche un uomo di Carugo di 48 anni, dopo l’ennesimo “testa a testa” con la moglie. Ha sbattuto la porta e se n’è andato. Ma, non potendo sfogarsi al bar, magari con una chiacchierata con gli amici, si è messo a camminare.

“Due passi” che sono diventati 405 chilometri, in una settimana. Una marcia lunga almeno 84 ore. L’incredibile storia si è conclusa l’altra notte a Fano quando il carughese è stato notato e fermato dalla Polstrada lungo la Nazionale, all’altezza di Gimarra. Erano le due di notte e con il coprifuoco e così lo hanno condotto in commissariato. Dove l’uomo ha raccontato di essere partito qualche giorno prima da Carugo, dopo una litigata con la moglie e di essersi messo a camminare, senza una meta: «Per chiarirmi le idee». I poliziotti hanno constatato che il comasco era stanco e infreddolito, ma ben presente e così, documenti alla mano, hanno controllato l’identità e la veridicità della storia. E con grande sorpresa hanno scoperto, dopo aver contattato la moglie, che era tutto vero. Ai poliziotti, il novello Forrest Gump ha detto: «Sto bene e sono solo un po’ stanco». Conti alla mano ha percorso 405 chilometri in sette giorni, alla media di una sessantina ogni ventiquattro ore. (Guido Anselli)

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