Da Inverigo a Capo Nord in bici: Samuele “vede” il traguardo

L’impresa Era partito il 2 luglio ed è arrivato a Bodø per poi imbarcarsi verso le isole Lofoten

Nelle gambe ha 3.800 chilometri e ha davanti a sé l’ultimo sforzo, con altri 1.200 chilometri.

Samuele Pozzoli, 21 anni di Inverigo, è salito sulla sua bicicletta il 2 luglio scorso e scenderà solo quando sarà arrivato a Capo Nord, nell’estremo lembo della Norvegia. Un’impresa in completa autonomia con tutto il necessario (alcuni capi di abbigliamento, i viveri e il materiale per l’emergenza) portato con sé in uno zaino sulla bicicletta, dormendo anche sotto le stelle o trovando ospitalità nei paesi dove fa la sosta. Come è successo l’altro giorno mentre stava percorrendo la “FV17”, la strada panoramica sui fiordi in Norvegia.

«Ho dovuto fermarmi per il maltempo ma fortunatamente ho trovato un cacciatore che mi ha dato la possibilità di stare a casa sua - spiega l’inverighese -. E sono anche riuscito a fare asciugare tutta l’attrezzatura. E poi ho potuto fare la lavatrice: è la terza del mio viaggio». Il percorso in terra scandinava del giovane comasco, che è anche istruttore di judo nella Virtus Arosio al fianco del maestro Ermanno Quaranta, è iniziato a Trondheim.

«Da quel momento ho pedalato per circa 900 chilometri, quasi tutti sulla strada panoramica e non è stata affatto semplice. Il meteo -prosegue - è stato anche abbastanza avverso. Senza dimenticare che nelle gambe ho quasi 4.000 chilometri e la fatica si fa sentire».

Pozzoli è arrivato a Bodø, una città importante perché da lì può imbarcarsi per le isole Lofoten. La parte finale del viaggio non concederà sconti al giovane inverighese che dovrà pedalare con passione e costanza per risalire sempre di più la Norvegia sino a realizzare il suo sogno di arrivare a Capo Nord, toccando il punto più a nord in Europa. Cinquemila chilometri “bruciati” in due mesi, passando anche per Lugano, Bellinzona, Basilea, Colmar, Metz, Bruxelles, Anversa, Rotterdam , Amsterdam , Brema e Amburgo prima di approdare in Scandinavia. Un’impresa fortemente voluta per mettersi alla prova, come aveva fatto l’anno scorso con il Giro d’Italia.

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