Diminuiscono i tamponi e i nuovi casi
Coronavirus, altre 12 vittime sul Lario

Ieri nella nostra provincia 214 contagiati - In Lombardia effettuati 31mila test, venerdì 42mila - Ancora molto alto, purtroppo, il tributo di vite umane

Como

Altri 12 decessi e 214 nuovi positivi.

Gli indici della pandemia continuano la loro lenta discesa, ma sul Lario i dati, in particolare quello relativo alle vittime, restano ancora preoccupanti.

Purtroppo nel Comasco sono spirati per colpa del Covid altri 12 concittadini, un numero ormai stabile da alcuni giorni. Di loro otto avevano più 75 anni, altri tre tra i 65 e i 74 anni ed uno tra i 50 e i 64 anni.

In Lombardia i decessi sono diminuiti, ma sono comunque tantissimi, 111 solo ieri.

A Varese non hanno superato la malattia in 20 come pure a Monza, a Milano in 22. I lutti nella seconda ondata tra ottobre e novembre nel Comasco sono arrivati a 544, dall’inizio della pandemia i deceduti nel lario sono 1215, di cui 183 soltanto in città. L’anagrafe nel capoluogo a novembre ha segnato un incremento di circa il 50% delle persone decedute rispetto allo stesso mese del 2019.

Poco meno di nove comaschi su dieci spirati per Covid nella seconda ondata avevano più di 75 anni con una mediana d’età pari a 83 anni. Tornando alle positività, il dato di Como, 214 positivi registrati ieri, segue quello di Milano (+983), Varese (+395), Monza (+285) e Brescia (+285).

Sempre a livello regionale a fronte di 31mila tamponi (undicimila in meno rispetto a venerdì), i positivi sono stati 3.148 e dunque il tasso di positività cala ancora lievemente e si ferma al 10%.

All’interno della nostra provincia i tamponi positivi non hanno numeri imponenti. Sono 28 i nuovi contagiati a Como città, 13 a Cantù, 5 a Mariano e 7 ad Erba, 5 ad Olgiate e a Turate, 4 a Mozzate, 2 a Lomazzo, 7 ad Appiano, 3 a Lurate Caccivio e 7 a Fino Mornasco.

Scende in maniera costante la pressione sugli ospedali, in Lombardia ieri sono stati ricoverati 406 pazienti positivi al virus e sono stati dimessi 658 persone prima contagiate, quindi i letti in più a disposizione sono 252. Anche negli ospedali pubblici del Comasco la diminuzione è ormai molto sensibile.

A ieri l’Asst Lariana nei suoi vari presidi stava curando 349 malati Covid, solo il giorno precedente erano 368. E’ quasi il 30% in meno rispetto al picco della seconda ondata registrato a metà novembre.

Più precisamente sono 267 i ricoverati al Sant’Anna, l’ospedale che in provincia più di tutti si è dedicato alla lotta alla pandemia. Sempre il Sant’Anna ha compresi nel totale 22 pazienti in condizioni delicate nella terapia intensiva, ma per il primo giorno dopo quasi un mese l’aggiornamento diffuso dall’ex azienda ospedaliera non segnala persone in attesa di un letto ferme al pronto soccorso. E’ confortante, tre settimane fa c’erano una cinquantina di positivi sulle barelle e le ambulanze.

Oggi il pronto soccorso di San Fermo della Battaglia è molto meno schiacciato dalle richieste d’aiuto. Questo sebbene le attese per i malati non Covid siano ancora lunghe perché gli spazi per i pazienti negativi sono ancora piuttosto ridotti rispetto a quanto messo a disposizione per contrastare il contagio.

Altri 41 positivi sono in cura a Cantù, tra questi 5 sono in terapia intensiva e 8 aspettano di essere ricoverati e sono seguiti in pronto soccorso. I casi lievi sono 21 a Mariano Comense e 12 nella degenza di via Napoleona. L’invito di medici e operatori è uno solo: non abbassare la guardia, la battaglia non è vinta.

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