Dopo i ladri acrobati le truffe: a Cantù il raggiro delle offerte di Natale

AllarmeLa segnalazione da parte di don Paolo Dondossola, della parrocchia di Vighizzolo. «Fate attenzione, c’è gente che sta passando a ritirare le buste: non sono nostri incaricati»

La truffa di Natale: presentarsi come volontari della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Vighizzolo e chiedere la busta con le offerte per la chiesa.

È quanto sta succedendo in queste ore nella frazione di Cantù, dove è lo stesso parroco della comunità pastorale Madonna delle Grazie don Paolo Dondossola a lanciare l’allarme.

In canonica risultano per il momento alcune tentate truffe. Non semplice capire in questi primi momenti se via siano anche dei colpi riusciti. Quel che certo, è l’appello che arriva dalla stessa parrocchia: il metodo non è certo quello utilizzato dai truffatori - che possono presentarsi sia con una telefonata preliminare che al citofono -, le buste non vanno consegnate a nessuno perché le offerte vanno portate direttamente in chiesa.

Dopo i ladri in grado di scalare un palazzo - è il caso di quanto accaduto l’altro pomeriggio in via Ettore Brambilla - sino al quarto piano, un’altezza tale da far sentire di fatto ogni condomino a rischio di effrazioni da parte dei ladri acrobati, le insidie arrivano anche al telefono e alla porta di casa. «Attenzione. Ci è stato segnalato che qualcuno sta avvisando per passare a ritirare le buste con le offerte natalizie a nome della parrocchia di Vighizzolo. È una truffa!!! Non sono incaricati dalla parrocchia. Per coloro che desiderano dare un’offerta alla parrocchia le buste vanno consegnate solo in chiesa nelle apposite cassette. Chiedo di diffondere il messaggio. Grazie. Il parroco», il testo diffuso in queste ore.

Don Dondossola aggiunge alcuni particolari. «La richiesta - spiega - sarebbe arrivata da un uomo: in una famiglia hanno detto di preparare l’offerta, che sarebbero passati a ritirarla». Un avviso possibile, se non di persona, anche al telefono. Tant’è che qualcuno di sospetto sarebbe stato visto aggirarsi anche all’esterno di qualche abitazione. «In un caso siamo stati avvisati: il figlio di una persona a cui è stato chiesto di preparare i soldi ha detto prima a suo padre che non era vero niente. Noi come parrocchia abbiamo fatto girare la comunicazione via Telegram, su Facebook, sui nostri canali. Ne stiamo dando avviso anche in chiesa», afferma il parroco.

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