È allarme per i bus a Cantù: manca un quinto degli autisti

Trasporto pubblico Timori per le linee che fanno riferimento al deposito in città: dal C50 al C80. Non sono coperti 13 posti su 65. I sindacati alla vigilia della ripresa delle scuole: «Preoccupati»

Manca un quinto degli autisti: a Cantù, al deposito Asf di via Grandi, riferimento per le extraurbane di collegamento con le altre località della provincia, non ci sono infatti 13 conducenti dei 65 previsti a pieno organico. E a rischio sono le stesse corse di lavoratori, pendolari, studenti. Qualcosa si è già intravisto in questi giorni, con la soppressione effettiva e annunciata di alcune partenze della U-3, il collegamento tra il centro e la stazione. Non solo. Le carenze di organico hanno infatti costretto l’azienda a subappaltare il servizio sulla C80 Cantù-Monza - e, si aggiunge, su altre linee - per coprire sette turni giornalieri. Al resto provvede la quasi totalità degli autisti, a straordinari anche di un paio d’ore al giorno. Tra i sindacalisti, c’è chi esprime preoccupazione.

Se non il Covid, può bastare qualche autista in malattia, anche per un malanno di stagione, a mettere in seria difficoltà, come è già successo lo scorso anno, la mobilità. Non a caso, Asf, la società che ha in gestione diverse linee del trasporto pubblico, offre ora, con un nuovo bando, da subito, un posto di lavoro a tempo indeterminato. Nel mentre, la coperta, per le corse del Canturino, è corta. «Il subappalto per il C80 è stato previsto dagli accordi - dice Dario Ripoli, Uil Trasporti - C’è preoccupazione. C’è un problema nazionale. Qualche accordo nello specifico l’abbiamo fatto. Come l’accordo con Asf che favorisce la copertura dei costi per la patente. Straordinari: c’è chi ne fa di più e chi non li vuole fare. Anche questa estate, sul lago, non è andata benissimo. Una situazione che ci preoccupa anche a livello regionale e nazionale. Fuori dalla nostra provincia, sono state tagliate corse extraurbane». Per Ferruccio Saibene, Fit Cisl: «Chiaro che c’è carenza di organico - afferma - Effettivamente c’è una carenza di numeri: si fatica a recuperare autisti. Con Asf abbiamo provato a fare anche accordi di secondo livello e abbiamo fatto la differenza con tutte le aziende. Qualcosa è stato messo sul tavolo».

Ma sino a ieri non è bastato a trovare nuove forze. Francesco Pergola, coordinatore Rsu Fit Cisl per gli autisti Asf, risponde nello specifico su Cantù. Sul C80: «L’azienda ha dato in subappalto alcune linee - afferma - dovrebbe arrivare una ditta esterna per tutto l’anno scolastico, per coprire sette, otto turni. A Cantù c’è carenza di personale: vero. Tanti autisti fanno gli straordinari volentieri». Ma troppe ore alla guida non possono diventare anche un problema di sicurezza? «No, la sicurezza non è a rischio», rassicura Pergola. «È un problema nazionale - dice Giovanni Riccardi, segreteria Filt Cgil Como - A maggio c’è stato un accordo che migliora le condizioni dei neoassunti territoriali, un po’ più appetibile. Sulla condizione particolare di Cantù: ne siamo venuti a conoscenza. L’azienda metterà in campo l’esternalizzazione nelle percentuali previste da legge».Come comunica Asf: si conferma che per il C80 è stato fatto un subaffido, e si aggiunge che non è l’unica linea, l’obiettivo è cercare di garantire su Cantù e sulle altre zone, anche nel contesto dell’inizio dell’anno scolastico, un servizio più completo e puntuale possibile.

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