Falsi addetti comunali al citofono
«Non dovete farli entrare in casa»

«Il suo nominativo è stato sorteggiato per un’indagine», ma non è vero. Il vicesindaco: «Non abbiamo mandato nessuno»

«Il suo nominativo è stato sorteggio dal Comune per essere intervistato».

Questa la frase che diversi cittadini di Mariano, si sono sentiti dire al citofono o sull’uscio della porta di casa, negli ultimi giorni. Davanti all’inevitabile titubanza e alla diffidenza, arrivava la pronta replica.

«Se non si fida, vada pure in Comune o dai Carabinieri:li abbiamo depositato i nostri tesserini e le confermeranno le nostre dichiarazioni».

Con i tempi che corrono, con le truffe sempre in agguato, nessun marianese ha aperto il cancello o la porta di casa, con i rilevatori che se ne sono andati, sbuffando e, in qualche caso, anche imprecando. Alcuni cittadini però hanno voluto vederci chiaro, andando sino in fondo:hanno preso il telefono e hanno chiamato in municipio, chiedendo delle delucidazioni.

E hanno accertato che i loro dubbi erano veri:non c’è stato nessun sorteggio per un’intervista. «Sono al corrente della vicenda -spiega il vicesindaco Fermo Borgonovo - Posso pensare che siano dei venditori. Di che cosa, non lo so. Le compagnie che si occupano di prodotti energetici (gas e luce) depositano in Comune una lista con i nominativi degli incaricati che passano, casa per casa, per la tentata vendita. Ma qui hanno parlato di interviste con sorteggio comunale:e questo non risponde al vero».

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