Famiglie in vacanza, ladri nelle case
Cantù, tocca a via Monte Palanzone

L’ipotesi è che usino uno spray congelante per mettere fuori uso le sirene degli allarmi. Gelosie segate e portefinestra rotte. Due colpi: in fuga con oro, orologi e anche due biciclette

L’ipotesi è che i ladri girino con uno spray congelante, per mettere fuori uso, dall’esterno, i circuiti elettrici che fanno scattare le sirene degli allarmi. Il resto: listelle della gelosia segate, e poi l’irruzione in casa, spaccando il vetro della portafinestra. La banda delle vacanze, oltre che in via XI Febbraio, ha colpito anche in via Monte Palanzone.

A colpo sicuro, in due appartamenti di una villetta bifamiliare. Prima in un uno, e la sera dopo nell’altro. I proprietari, da poco, erano partiti per le vacanze. In un caso, con una scala da imbianchino rialzata su quattro sedie, hanno raggiunto persino il primo piano. Si sono presi oro, orologi e anche due biciclette. Una di questa, era di una bimba di otto anni: ci penseranno i genitori a comprare un nuovo velocipede per la piccola.

Modalità identiche

È la banda che arriva dopo che le famiglie partono per le vacanze. Dopo i quattro colpi di Via XI Febbraio, la stessa indicazione arriva anche dalle due effrazioni in via Monte Palanzone. In tutti i casi: le case erano sempre vuote. Nella maggior parte dei casi: famiglie in vacanza. Così per i colpi in centro. Così per i colpi a Vighizzolo frazione.

Si sospetta ormai di qualsiasi stranezza: più di un residente ricorda come, nella sera in cui poi è avvenuto uno dei due furti, verso le 22, un gruppo di ragazzi abbia citofonato a tutte le case della via. Senza nemmeno scappare più di tanto, come si farebbe nel più classico degli scherzi. Solo voglia di giocare con i campanelli o anche un modo per censire chi è in casa e chi no?

Di sicuro, come racconta un residente, quella sera e la successiva, sono arrivati i ladri. A mezzanotte e mezza: l’ora è nota, perché l’antifurto di una casa ha fatto partire l’Sms al proprietario in vacanza, che in quel momento non aveva lo smartphone sotto gli occhi. La sirena, però, non è suonata.

E a quell’ora, sicuramente una persona, a pochi metri dall’antifurto, era sveglia a guardare la televisione. Il giorno dopo, è stato un vicino, su richiesta dei proprietari, a entrare nell’appartamento per dare un’occhiata, per capire il motivo dietro l’Sms arrivato in tarda serata. E l’antifurto ha iniziato a suonare eccome, prima di essere spento via smartphone dalla proprietaria. Da qui l’ipotesi che i ladri abbiano usato un congelante spray.

Anche la due ruote della bambina

Per entrare in un appartamento: buco nella portafinestra al piano terra. Per entrare nell’altro: acrobazia con la scala rialzata sulle sedie, arrembaggio al tettuccio, buco d’alta quota alla finestra al primo piano.

In un’abitazione, non sarebbe sparito nulla. Nell’altra, invece, oro e orologi. I furti sono stati scoperti nel corso dello stesso sopralluogo da parte del vicino di fiducia. Lui stesso ha subito il furto di una bicicletta da bambina, tenuta nella parte comune di quella zona di via Monte Palanzone: una mountain bike 24 pollici a 5 cambi, di colore rosa chiaro. Più un’altra bici.

Christian Galimberti
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