Ferun de Marian
da tutto esaurito
«Siamo ripartiti»

Vetrina importante del commercio ambulante. Gli operatori: «Meglio del 2020, ora c’è voglia di uscire». Occupate tutte le 103 bancarelle. Spaventa il Green pass

«Siamo ripartiti». Così l’assessore alle Politiche commerciali, Andrea Ballabio, ieri ha aperto l’edizione 2021 del “Ferun de Marian”, il tradizionale appuntamento dedicato al patrono minore Santo Stefano, per il secondo anno consecutivo, capace di riadattarsi alle norme dettate dalla pandemia, salvando un evento che vanta cinquecento anni di storia.

Una vetrina importante per gli ambulanti che temono anche sia l’ultima visto che l’introduzione del green pass porta gli enti ad annullare le fiere.

«Giorno straordinario»

«Siamo andati in overbooking perché si sono presentati una cinquantina di spuntisti stamattina», ha spiegato l’amministratore locale che ha visto così andare presto riempiendosi i 103 posti disponibili tra via Kennedy, via De Gasperi, via San Rocco e, infine, via Pace.

«È sold out - ha aggiunto - Bastano gli occhi per vedere che è tutto pieno, grazie anche a una giornata fresca e serena rispetto agli eventi climatici sensazionali che ci hanno anticipato».

Cinque gli agenti della Polizia locale che hanno monitorato l’ingresso al fierone. «Vedere un mercato che si stava spegnendo arrivare a questo livello è straordinario - ha proseguito Ballabio, motivando le sue parole -. Siamo ripartiti, lo vedi dalle persone che sono in giro». Perché diversi sono stati i cittadini che hanno curiosato tra i banchi, una vetrina per la gastronomia, ma non solo. «Vengo ogni anno. Non è più la fiera di una volta, ma faccio i complimenti a chi l’ha mantenuta, salvaguardando la tradizione» ha detto Giulio Russo.

«Rispetto l’anno scorso è sicuramente meglio» ha commentato Giuseppe Pace che porta salumi e formaggi sotto l’insegna di “Max e Pax”. «Per noi è un ritorno alla fiera dopo un anno di stop». Come lui, Vittorio Pedretti, presenza storica al Fierone con il suo banco di cappelli. «E’ abbastanza tranquillo, ma già un po’ meglio dello scorso - ha detto - Anche se io sono dell’idea che sarebbe da reinserire la presenza del bestiame come nel vecchio ferun».

Di parere opposto Emilio Farì che, ieri, per la prima volta, ha portato le docce di “Euronovità” a Mariano. Un debutto in chiaroscuro per il ragazzo che ha spiegato: «Il lavoro dipende molto dal tipo di fiera, questa è piccolina».

C’è chi, invece, è alla sua seconda partecipazione alla fiera. «È più tranquilla dell’anno scorso, ma si nota la voglia di uscire della gente» ha detto Paola Presotto dietro il banco di ventagli e ombrelli. «Guardando al futuro, l’introduzione del green pass per le fiere, credo avrà conseguenze importanti su noi».

Il 6 agosto preoccupa

Parole sposate da Davide Allevi che oggi siede nel consiglio dall’Associazione Nazionale Ambulanti.

«Siamo spaventatissimi dal Green pass che dal 6 agosto sarà in vigore - ha commentato - . Secondo me, il Governo intendeva imporlo al chiuso, ma i Comuni hanno recepito che vale anche per le fiere all’aperto, ma gli enti non hanno la possibilità di farlo rispettare così uno dietro l’altro stanno annullando gli appuntamenti, Per noi è un problema enorme perché lo Stato non ci ristora, visto che teoricamente possiamo lavorare».

Silvia Rigamonti

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