Festa per il IV novembre
in tutta la provincia

A Cucciago l’inaugurazione dell’opera di Valerio Gaeti dopo il furto avvenuto nel 2011 . Cerimonie a Olgiate, Fenegrò, sul lago e nell’erbese

Un IV Novembre denso di emozioni in tutta la provincia. La commozione da parte dello stesso Valerio Gaeti, l’artista che ha realizzato il nuovo monumento, in sostituzione di quello rubato dai ladri sette anni fa, nell’inaugurare per la prima volta un’opera in memoria dei caduti. Le lacrime di don Validio Fracasso, il prevosto emerito di Cucciago, nel ricordare il padre assassinato nella Seconda Guerra Mondiale. E le foglie, con i volti dei morti al fronte.

Don Validio Fracasso ha ricordato il padre: «E’ stato ucciso mentre il suo convoglio si è fermato per prendere dell’acqua, in Abissinia, quando sono stati attaccati dagli abitanti del luogo. Aveva 26 anni. E’ morto con due pugnalate alla schiena».

«Perché è importate essere qui a ricordare? Perché, dopo il vile furto avvenuto nel 2011, è importante che oggi sia ridato a tutti noi un nuovo monumento ai caduti? Primo per onorare coloro che sono morti per noi - ha elencato il sindaco Claudio Meroni - Secondo per capire quanto la guerra è terribile».

IL NUOVO

A Olgiate Comascoè stata inaugurata la nuova illuminazione del monumento e la cappelletta del Parco di via Rimembranze

A ERBA

Anche a Erba emozione e commozione per le cerimonia del IV novembre

CERIMONIA A FENEGRO’

A Fenegrò centinaia di crisantemi bianchi tra le mani dei familiari di 167 fenegrolesi che hanno preso parte alla Grande Guerra. Una festa delle Forze Armate, quella celebrata in paese, arricchitasi della singolare iniziativa di Finis Agrorum e degli Alpini di Fenegrò.

Grazie ad una scrupolosa ricerca all’archivio comunale e all’Archivio di Stato di Como, hanno scoperto quali famiglie hanno avuto un parente o un congiunto stretto fra i protagonisti del tragico evento bellico. In tantissimi hanno risposto all’invito anche da fuori provincia. Centinaia i familiari dei 167 cittadini fenegrolesi che hanno partecipato alla grande guerra, mentre 28 sono quelli di loro Caduti al fronte che si sono sacrificati per la Patria. Ad ognuno dei parenti è stato consegnato un crisantemo bianco, impreziosito dal nome del proprio congiunto impresso sopra, in ricordo del suo impegno valoroso.

Il corteo dalla piazza della Chiesa ha ragggiunto il monumento ai Caduti, accompagnato dalla G.Verdi Band. Davanti al monumento ai Caduti un momento di rispettoso silenzio quindi il sindaco Claudio Canobbio ha ricordato dei 28 Caduti al fronte «il loro estremo spirito di sacrificio, di amore per la Patria» perché sia di esempio ad una presenza responsabile di ognuno nella società. «Riscopriamo la nostra storia»ha aggiunto Canobbio, il saluto poi di Antonio Guffanti, capogruppo degli Alpini di Fenegrò, il sodalizio da sempre in prima fila nelle celebrazioni del IV Novembre. In seguito bambini ed adulti hanno portato il loro crisantemo ai piedi del monumento ai Caduti, l’opera in bronzo che rappresenta un combattente morto, ghermito da un’aquila, simbolo della vittoria. Un momento commovente nel ricordo dei soldati fenegrolesi che hanno donato la vita. Il corteo ha poi raggiunto il cimitero per deporre una corona d’alloro nel ricordo di tutti i Caduti.

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