Fino Mornasco nel mirino dei ladri
Arriva il controllo del vicinato

Firmato in Prefettura il protocollo d’intesa, a breve la nomina dei coordinatori. Saranno quattro gruppi, uno per frazione. Il sindaco: «Importante collaborare con le istituzioni»

Aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini attraverso l’azione preventiva dei gruppi di controllo del vicinato. C’è anche Fino Mornasco tra gli otto Comuni che, in settimana, hanno firmato in Prefettura il protocollo d’intesa e, per la comunità finese, è sicuramente una buona notizia in considerazione degli episodi di furto degli ultimi mesi, che hanno alzato l’allarme. Un progetto che il paese aveva già in mente di avviare prima della pandemia e che poi si era bloccato con il lockdown, ma ora è pronto per partire.

«La proposta è arrivata dalla Prefettura - spiega il sindaco di Fino Roberto Fornasiero - in questo modo ci sarà un’istituzionalizzazione del controllo del vicinato, con la collaborazione attiva tra i cittadini e le forze dell’ordine. Saranno individuati dei referenti che avranno canali diretti con il Comune e polizia locale e saranno creati gruppi whatsapp dove ci si scambia informazioni circa le criticità del territorio a livello di furti in abitazioni e truffe agli anziani, ma anche reati contro la cosa pubblica e contro l’ambiente, come vandalismi. Sia patrimonio privato che pubblico, quindi».

Gli altri Comuni firmatari sono Arosio, Cadorago, Lipomo, Olgiate Comasco, Peglio, Ronago e Vertemate con Minoprio: il prefetto Andrea Polichetti ha parlato di «un esperimento nato per dare corpo e significato a realtà che già esistono sul territorio ma che non erano mai state organizzate. In questo modo, la collaborazione tra istituzioni locali, statali e società civile sarà più forte grazie a una regolamentazione permanente». Presente all’incontro, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, anche il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni. A Fino ci saranno quattro gruppi: Andrate, Socco, Fiorenzuola e Fino centro. L’amministrazione ha coinvolto le commissioni di quartiere a cui è stato chiesto un aiuto per individuare i referenti e avviare quindi la prima fase formativa per far capire le regole.

«Ogni gruppo avrà un coordinatore - aggiunge Fornasiero - sarà lui il filo diretto con le autorità. Tutto questo non significa fare delle ronde o intervenire in caso di pericolo, ma tenere occhi e orecchie aperte e comunicare situazioni sospette e preoccupanti presenti sul territorio. Il Comune si impegnerà a organizzare i gruppi e mettere la cartellonistica e tutte le risorse in campo, mentre la Prefettura aiuterà a progettare e metterà a disposizione le forze dell’ordine oltre ad informare i cittadini attraverso assemblee pubbliche per spiegare come funzionerà il tutto». E ha concluso. «Gli episodi di furto denunciati negli ultimi anni sono stati di meno rispetto al passato, ma nella cittadinanza c’è una maggiore percezione del pericolo, bisogna venire incontro a questo sentimento per fare in modo che tutti si sentano più sicuri. È fondamentale la collaborazione con le istituzioni».

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