Focolaio a Cermenate:
25 positivi alle elementari
«Chiusura di 15 giorni»

Drastica decisione per il plesso scolastico di via Alfieri. Si tratta di 14 alunni e 11 tra personale docente e non docente. Da lunedì 22 al 7 marzo incluso niente lezioni in presenza

Focolaio di contagi Covid alle scuole elementari di via Alfieri: da domani il plesso sarà in quarantena per due settimane, quindi stop alle attività didattiche in presenza.

Una decisione d’urgenza presa ieri nel tardo pomeriggio a fronte dei dati comunicati da Ats Insubria, necessaria per cercare di bloccare sul nascere l’aumento dei positivi prima che i numeri salgano ulteriormente.

A dare la notizia, ieri, è stato il sindaco Luciano Pizzutto, contattato da Ats Insubria alla luce dei casi di positività in base al report di venerdì trasmesso dal referente Covid-19 dell’istituto comprensivo di Cermenate, guidato dalla dirigente Tolomea Rubino.

Report dal quale risulta che alla scuola primaria di via Alfieri sono stati riscontrati 25 casi di positività al Covid, 14 tra gli alunni e 11 tra personale docente e non docente. Da qui la decisione di Pizzutto di emanare subito un’ordinanza che sancisce la sospensione delle attività didattiche in presenza e le relative attività dei servizi extrascolastici nel plesso di via Alfieri per 14 giorni, quindi da domani a domenica 7 marzo, con ripresa regolare lunedì 8, riservandosi di prorogarne espressamente gli effetti anche in base all’esito di un ulteriore confronto col dipartimento di prevenzione di zona dell’Ats Insubria e con il dirigente scolastico.

«Abbiamo deciso di sospendere le attività in presenza – spiega il primo cittadino – per evitare l’ulteriore diffusione del Covid. Voglio tranquillizzare tutti, non mi risultano casi di ospedalizzazione ma di positività». Pizzutto invita le persone che risultino positive, in caso di ricovero, a comunicarglielo, tramite gli uffici comunali, così che possa contattarle per conoscere quali siano le loro condizioni.

Oggi i casi di positività in paese sono 66. Decisione che certo non fa piacere, visto che almeno per gli alunni della primaria finora si era salvaguardata la scuola in presenza, ma inevitabile.

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