Frode fiscale da venti milioni di euro
Lomazzo, 21 dal giudice per false coop

La Procura ha chiesto il processo per gli indagati in un maxi giro di fatture fittizie. Metà degli imputati coinvolta nel blitz della scorsa settimana sulle bancarotte delle società

Maxi evasione fiscale da tre milioni di euro. Fatture per operazioni inesistenti per ben venti milioni. E sullo sfondo un esercito di lavoratori costretti a fingersi “soci” di cooperative fittizie per poter lavorare come facchini o nelle pulizie degli hotel.

La Procura di Como ha chiuso l’inchiesta da cui è nato il maxi blitz di una decina di giorni fa, che ha portato a ben 34 arresti per il clamoroso fallimento della galassia di finte cooperative ideate - principalmente, secondo l’accusa - dal commercialista con casa a Lomazzo (ma studio e clienti in quel della Calabria) Massimiliano Ficarra e Cesare Giovanni Pravisano, pure lui di Lomazzo.

Sono complessivamente ventuno le persone per le quali la Procura ha chiesto il processo e che a metà novembre compariranno davanti al giudice delle udienze preliminari per rispondere di una lunga serie di ipotesi di frode fiscale. Frodi sfociate, per molti degli imputati, nell’accusa di bancarotta fraudolenta costata loro il carcere, martedì della scorsa settimana.

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