Furti, il sindaco chiama il prefetto
«A Cantù intervenga lo Stato»

Dopo il ferimento di un ragazzo ad opera di un ladro, Bizzozero scrive anche al ministro dell’Interno. «Noi con la polizia locale facciamo il massimo ma non possiamo più rimanere soli»

Non solo furti, ora i malviventi alzano il tiro e feriscono anche i derubati. Per questo il sindaco Claudio Bizzozero oggi chiamerà il prefetto e poi scriverà anche al ministero dell’Interno per segnalare la situazione che la città si trova a fronteggiare. Soprattutto, per sottolineare che i Comuni, da soli, non possono fare nulla per la gestione della sicurezza, che compete allo Stato.

E il Comune, si domanda la gente, cosa fa? «Cosa fa? – replica il sindaco Bizzozero -. Fa quello che ha sempre fatto, tutto il possibile con le risorse che abbiamo a disposizione, che sono scarse, quasi nulle. La sicurezza non è di competenza dei Comuni, abbiamo funzioni solo sussidiare. Cosa possiamo fare? Fatichiamo persino a chiudere le buche nelle strade».

Al di là delle questioni politiche e delle responsabilità, però, resta la sensazione di insicurezza che mina la tranquillità dei cittadini, a fronte dei molti episodi di criminalità che si susseguono. «Lo capisco – prosegue – infatti non sottovalutiamo certo questa grave situazione, la monitoriamo costantemente, ci confrontiamo con le forze dell’ordine». E conclude: «In merito a questo ultimo episodio invito però alla cautela, perché un singolo fatto, sul quale le forze di sicurezza stanno indagando, non significa che la città sia diventata il Bronx».

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