Già 620 le richieste di buoni spesa
Sono finiti i fondi di Roma a Cantù

Il vicesindaco Molteni rassicura le famiglie che hanno presentato le domande di aiuto. Ma per il futuro serviranno altri soldi: «Vedremo cosa prevederà il nuovo decreto di aprile»

Cresce ancora il numero di domande presentate per ottenere il buono spesa, un sostegno concreto e immediato per chi si è ritrovato in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus, che arriva a quota 620.

Ma per continuare a garantire un aiuto ai soggetti che si scoprono improvvisamente fragili servono altre risorse, per questo è stato aperto anche un conto corrente per accrescere il fondo per l’emergenza alimentare “CantùAiutaCantù”.

E serve che chi sia nelle possibilità di farlo doni. Messa alle spalle la Pasqua la macchina organizzativa per distribuire i buoni spesa ha ripreso a funzionare a pieno ritmo. Con l’obiettivo di riuscire a concludere entro questa settimana la valutazione delle domande ricevute, a sabato a quota 500.

Martedì erano già diventate 620. Il Comune ha ottenuto 212mila euro da assegnare alle famiglie, con importi che vanno da 150 euro per una persona, fino a 450 per più di quattro persone.

I conti sono presto fatti. Ma c’è oggi la possibilità di rimpinguare questo fondo? «Allo stato attuale no – ammette il vicesindaco Giuseppe Molteni –. Come ho già spiegato, siamo in attesa che il governo emani il nuovo “decreto aprile” con le norme per gli enti locali e solo allora sapremo quante risorse avremo a disposizione, e a quel punto procederemo con nuovi provvedimenti».

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