I ladri acrobati barricati in casa
Lei scende in strada per inseguirli

Capiago, la donna derubata li ha scoperti rientrando: la porta blindata era bloccata dal divano. Poi la fuga dalla finestra. La figlia: «Nei portagioie non c’era niente, ci hanno ripulito due anni fa»

Lei, la mamma, ha inseguito di corsa i due ladri acrobati, per strada, finché sono scomparsi nel buio. In tasca, come bottino, dopo essersi arrampicati al primo piano di un condominio di via Puccini, e dopo aver messo il divano del salotto davanti alla porta per non farsi sorprendere dai proprietari, avevano alcuni portagioie.

«Mi chiedo che faccia avranno fatto - dice la figlia - nel momento in cui avranno aperto quelle scatole. Perché erano vuote. L’oro, i ladri, da noi se l’erano già preso due anni fa. In casa non c’è più niente da rubare».

Il furto è avvenuto verso le 20 di martedì. A quell’ora, non c’era la ragazza. La madre era appena uscita per andare nel vicino punto pro missionari. I ladri, secondo quanto ricostruito dagli stessi derubati - non oro ma portagioie, ma sempre furto è - potrebbero aver sfruttato un punto cieco dell’antifurto perimetrale di un vicino. Suonato, in passato, diverse volte con successo. È possibile che, un tentativo via l’altro, i ladri abbiano trovato un varco da calpestare senza far scattare l’allarme.

«Entrati nel giardino - prosegue - si sono quindi arrampicati sulla grondaia. Hanno attraversato una tettoia e poi sono saliti sul balcone al primo piano. Hanno forzato la portafinestra con un piede di porco. Poi, una volta dentro, hanno messo il divano davanti alla porta blindata dell’appartamento». Al rientro della madre, i due ladri hanno avuto così il tempo per provare a fuggire, uscendo dalla finestra. Ma non hanno tenuto conto della reazione inaspettata della madre.

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