I ragazzi di “Fridays” di nuovo in piazza: «Agire adesso per il clima»

Il presidio Duecento studenti si sono dati appuntamento fuori dal Comune. E l’amministrazione incontra i ragazzi: «Dialogo aperto per l’ambiente»

Tornano in piazza i Fridays for future, via Vittorio Emanuele si colora in difesa dell’ambiente. Ieri mattina davanti al Comune sono passati circa 200 giovani studenti, un giovane popolo pronto a lottare per il clima. Gli attivisti hanno depositato a Palazzo Cernezzi le loro proposte, alcuni esponenti della giunta hanno promesso di aprire un confronto. «È stata una bella mattinata, eravamo in tanti – racconta la portavoce Margherita Balestrini – c’era tutto il nostro gruppo di Como e i Fridays for future di Cantù appena nati. Hanno partecipato tante rappresentanze scolastiche, l’Unione degli studenti comasca e ci hanno raggiunto anche gli alunni della Parini accompagnati dalla loro insegnanti».

Sono andati in scena dibattiti, cartelloni e anche veri spettacoli. La giovane artista Carlotta ha cantato e recitato mentre suonava il contrabbasso. L’Unione degli studenti ha ricordato il giovane alunno veneziano morto di recente durante uno stage d’alternanza scuola lavoro. «Abbiamo chiesto al Comune di attivare delle comunità energetiche nelle scuole – spiega Viola De Colombo Bosetti, per Uds Como – per cercare di arginare la crisi energetica».

Dal municipio è scesa il vice sindaco Nicoletta Roperto, il presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo e l’assessore al commercio Michele Cappelletti. Trasporti, spazi verdi e pubblici, l’acqua e la siccità i punti toccati dai Frydays. «Abbiamo visto gli effetti dei cambiamenti climatici anche sul nostro territorio - si legge in un comunicato dei Fridays - il momento per agire è ora!». Sotto al Comune si è visto anche Davide Faifer. Il primo ragazzo comasco che anni fa, da solo, ha iniziato a sedersi davanti al municipio al venerdì mattina per richiamare l’attenzione della politica e della città. «In pochi giorni tanti altri studenti si sono uniti a me – racconta Davide – e ora vedere tanti ragazzi e ragazze pronti a lottare per l’ambiente è una soddisfazione, qui a Como come nel resto d’Italia e del mondo».

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