I volontari riparano i giochi
Ma il Comune di Cantù li diffida

I Balutit stavano risistemando il parco di Cascina Amata. Però serve l’autorizzazione dell’ufficio tecnico e ora è tutto bloccato

Il volontariato e la legge. Un conflitto che, a Cantù, ha avuto come risultante il tiro alla fune tra un’associazione, i Balutit, e il Comune.

Oggetto del contendere: una giostrina al centro sportivo di via Monforte, a Cascina Amata. Sistemata con entusiasmo dal sodalizio nato in frazione, per far sì che i bambini potessero usarla in tutta serenità. Ma resa di nuovo indisponibile dal municipio: con i giochi ci si divertirà anche, ma non ci si può scherzare. Prima di rendere qualsiasi giostra agibile, soprattutto dopo un intervento, serve l’apposita certificazione.

Non nasconde di esserci rimasto male Marzio Marelli, presidente dei Balutit. Il quale, insieme ad altri associati, ha deciso di risistemare il gioco, un camminamento dove a pochi centimetri da terra i bimbi potevano muoversi in equilibrio.

«Due mesi fa avevamo avvertito il Comune - la sua ricostruzione - dicendo che c’era questo gioco da aggiustare. Sono venuti a controllare e hanno tirato il nastro bianco e rosso. Ma, nonostante questo, i bambini continuavano a giocarci. È stato detto come non ci fossero i soldi per sistemare il passaggio. Qualche settimana dopo, abbiamo quindi deciso di intervenire noi».

Negli scorsi giorni, ai Balutit è stata però preannunciata l’arrivo di una diffida. Recapitata lunedì e firmata da un tecnico del Comune.

«Venuto a conoscenza che il vostro gruppo ha riparato con interventi strutturali alcuni giochi - si legge - si diffida codesta associazione da intraprendere iniziative simili future senza ottenere la preventiva autorizzazione comunale».

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