Il cappello di alpino sopra la bara
Arosio in lacrime per Gian Angelo

Folla al funerale dell’imprenditore

morto mentre scalava il monte Bernina

«Fa che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose, su le dritte pareti, oltre i crepacci insidiosi».

Gian Angelo Franchina conosceva benissimo questa preghiera, quella dell’alpino, per averla tante volte recitata assieme ai suoi compagni con la Penna nera. Che hanno voluto salutarlo oggi per l’ultima volta, quasi tenendolo per mano, con il picchetto di sei uomini, a fianco della bara con il corpo dello sfortunato arosiano, deceduto la scorsa settimana in un incidente in montagna, assieme alla compagna Marcella Bonfanti.

Davanti al suo cappello con la penna nera, posto sopra la bara, a ricordare la sua appartenenza. Recitando la preghiera e con le struggenti note del silenzio, a sferzare il silenzio irreale.

Era gremita, questo pomeriggio, la chiesa parrocchiale di Arosio. D’altra parte in tanti conoscevano Gian Angelo,per le sue passioni e per l’attività di famiglia, un’azienda edile.

L’articolo completo sul giornale in edicola domani, martedì 29 dicembre.

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