Il merletto di Cantù
alla conquista dell’Expo

Il progetto. L’incontro tra i rappresentanti dei 12 Comuni che vogliono inserirlo nel “patrimonio dell’Unesco”. Pavesi: «Conservare nel tempo la nostra tradizione»

La rete per la promozione del merletto italiano come “patrimonio immateriale dell’Unesco” da ieri ha potuto fare un nuovo passo avanti.

Al padiglione “Kip School S1” di Expo è stato sottoscritto un “protocollo d’intesa” per sostenere questo progetto. Protagonisti dodici Comuni, tra cui - naturalmente - c’è anche la città di Cantù: oltre a Bologna, Bolsena, Chiavari, Forlì e Meldola, Gorizia, L’Aquila, Latronico, Orvieto, Varallo Sesia e Venezia.

Rete di saperi

Tra i capofila anche l’amministrazione canturina, che era rappresentata ieri dal vice-sindaco e assessore alla Cultura Francesco Pavesi: «La cultura del merletto rappresenta la capacità femminile di conservare nel tempo una grande tradizione artistica e di lavoro – ha detto Pavesi nel corso del suo intervento – Dobbiamo valorizzare la grande rete di saperi e di competenze, che nel nostro territorio ha dato vita a una ventina di gruppi amatoriali, scuole e associazioni. Soltanto grazie a questa rete saremo in grado di conservare e trasmettere nel tempo questo grande patrimonio di valori».

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 21 luglio 2015

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