Il sorpasso, lo schianto, le fiamme
Così sono morti Jessica e Mirco

La Panda con a bordo i due fidanzati ha sbandato mentre superava un’auto Sotto choc la ragazza che ha assistito alla tragedia

C’è un sorpasso azzardato alla base della tragedia di martedì sera in via Socrate, tra Casnate e Como. E partendo da quel sorpasso, la Procura e i carabinieri della compagnia di Como prendono le mosse per cercare di ricostruire, con una perizia cinematica, ogni dettaglio dello scontro.

Mirco Manfredi aveva 24 anni e una passione per la sua Panda Rossa di cui non faceva grande mistero. Era lui al volante dell’auto, mentre da Casnate era diretto verso il rondò che segna lo spartitraffico per imboccare o la via di Albate o quella per Navedano oppure la salita per Senna Comasco (dove il giovane abitava).

Con la fidanzata, Jessica Marino, 24 anni pure lei e un sorriso dolce regalato a ogni scatto condiviso sui social, arrivava da una cena a casa dei genitori della ragazza, a Grandate. Dopo la cena, avevano deciso di rientrare a Senna per vedere un film a casa di lui. Subito dopo il cartello che segna la fine del comune di Casnate, via Socrate fa una curva sulla sinistra prima di un lungo ma stretto rettilineo. Circondato a sinistra dai campi, a destra da una piccola scarpata e da alcuni alberi.

È qui che Mirco, non vedendo nessuno arrivare dalla parte opposta, decide di azzardare il sorpasso a una Renault Clio, guidata da una ragazza di 25 anni di Senna, che lo precede. Succede tutto in un attimo. L’auto rossa che passa veloce. E che, in fase di sorpasso, forse tocca con le ruote di sinistra l’erba o il ciglio della strada e, a quel punto sbanda paurosamente e scarta verso destra, tagliando la strada alla Clio.

Finisce oltre l’asfalto e con il muso colpisce violentemente un albero. Quindi si gira di 360 gradi e termina la corsa in una piccola scarpata che si trova ai lati di via Socrate, con il lato adagiato su alcune balle di fieno (che, contrariamente a quanto ricostruito in un primo momento, non hanno preso fuoco).

La vettura s’incendia. In un attimo le fiamme avvolgono l’auto la parte anteriore della Panda. La ragazza della Clio si ferma e chiama i soccorsi. In una manciata di istanti vengono attivate due ambulanze, l’automedica, l’elisoccorso, i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Cantù (perché inizialmente la chiamata indicava Casnate come Comune dove si era verificato l’incidente).

Proprio i militari della radiomobile Marco Turani e Sabato Di Vece sono i primi ad arrivare. A rendersi conto della gravità della situazione. Ad armarsi di estintori e cercare di aprire le portiere (nonostante le fiamme) e di spegnere il maledetto rogo. Per Jessica, però, ormai era troppo tardi. Mirco, invece, è stato estratto dall’auto privo di conoscenza ma ancora vivo. Quindi il volo disperato alla volta dell’ospedale di Varese. Tutto inutile. Nel corso della notte, poche ore dopo Jessica, anche la vita di lui scivola via.

Paolo Moretti

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