In troppi alla preghiera, arrivano i vigili
«Cantù, via il permesso al Ramadan»

Gli agenti durante un controllo hanno trovato 250 persone al posto delle 99 consentite

Troppi riuniti in preghiera al capannone di via Milano: l’amministrazione, ora, intende attuare le misure necessarie per arrivare a revocare il permesso temporaneo concesso per il Ramadan.

Solo una decina di giorni fa il Tar di Milano si era espresso sulla richiesta urgente presentata dall’associazione Assalam, concedendole, come già l’anno passato, di utilizzare l’immobile di sua proprietà in via Milano per celebrarvi il Ramadan, dopo che il Comune aveva negato il permesso di farlo.

Un permesso temporaneo, per la sola ricorrenza religiosa, dal 5 maggio al 4 giugno, e a patto di rispettare il limite di 99 persone all’interno della struttura.

Limite che però, assicura il presidente di Assalam Omar Bourass, è invece stato rispettato.

L’amministrazione comunale, da parte sua, ha attuato controlli quotidiani, per garantire che questo limite non venisse disatteso. Il vicesindaco reggente Alice Galbiati sostiene però che ieri questo è avvenuto: «Dai controlli effettuati – dice – è stato riscontrano che all’interno del capannone c’erano 250 persone e non le 99 autorizzate, un numero quasi pari al triplo. Ora verificherò come devo muovermi, quindi se tocchi a me procedere o al Tar, per adottare immediatamente le misure inibitorie previste dal decreto».

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