Inverigo, medaglia in pizzo al Colonnello
«È il nostro modo per ringraziarlo»

Omaggio all’ex pilota dell’Esercito escluso dalle Paralimpiadi di Tokyo

Non potrà inseguire il sogno della medaglia alle Paralimpiadi di Tokyo ma si consolerà con l’opera d’arte inviata da Antonella Porro, signora di Cremnago di 65 anni, che l’ha confezionata, con il tombolo, con l’antica arte del pizzo di Cantù. Carlo Calcagni, conosciuto come il Colonnello, è un ex pilota dell’Esercito e oggi anche atleta paralimpico, rimasto vittima di inalazioni di uranio impoverito durante una missione di pace del 1996 in Bosnia. La sua vicenda personale, con la lotta per il riconoscimento delle conseguenze subite, si è intrecciata, negli ultimi mesi, con quella sportiva, con l’esclusione dalla spedizione azzurra a Tokyo, per partecipare alle gare di ciclismo. «Sono venuta a conoscenza della situazione grazie a Elena Orsenigo, una giocatrice comasca di softball che conosce il Colonnello -spiega Antonella Porro - La sua vicenda mi ha subito preso ed ho pensato di mostrargli la nostra gratitudine, per tutto quello che ha fatto e per le conseguenze che sta vivendo. E anche per quello che ci insegna, lottando tutti i giorni». La signora cremnaghese è “un’autorità” nel pizzo di Cantù e ha deciso di preparare una medaglia:un augurio per quella che potrebbe vincere, se venisse chiamato in nazionale. «Ho parlato con la designer di merletti di Capiago, Patrizia Arditi, che ha trasformato in disegno la mia idea e così ho realizzato la medaglia - dice Porro - Oltre alla parte in pizzo, che ho realizzato io c’è anche quella in vetro (il cerchio esterno) eseguita dalla mia amica Giada Civitillo di Como». I cerchi olimpici richiamano il sogno del Colonnello e le ali, oltre a ricordare che era un elicotterista, rappresentano la sua voglia di volare in alto e di superare tutte le difficoltà. La medaglia è stata spedita a Calcagni che è stato entusiasta ed ha voluto ringraziare di persona la signora cremnaghese. «Era commosso e mi ha fatto i complimenti per il lavoro -conclude Porro -.Mi auguro che riesca a coronare il suo sogno olimpico».

(Guido Anselli)

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