Investito dopo aver salvato due vite
Il “Samaritano” al taxista eroe

Carugo Premio europeo a Fumagalli, morto nella tragedia sulla superstrada «Il suo gesto d’altruismo ha un grande valore»

«È un episodio che ci ha colpiti nel profondo per il valore solidale dell’azione che lo ho portato a salvare due vite».

Così Michelangelo Matilli, referente del premio “Il Samaritano” promosso dalla Pro Loco di Petrignano d’Assisi, motiva la scelta di assegnare il riconoscimento alla memoria di Eugenio Fumagalli, il tassista di 47 anni originario di Albiate, Monza, ma residente di Carugo, travolto e ucciso da due auto mentre pestava aiuto a una coppia di ragazzi rimasti intrappolati nella loro utilitaria sulla Milano - Meda.

Alle 10,30 di sabato si svolgerà il momento di consegna del riconoscimento, anticipato da un cena comunitaria con la famiglia di Eugenio venerdì sera. «Il suo gesto di altruismo ricalca il valore che vogliamo promuovere attraverso il Premio che vuole riconoscere quelle azioni di generosità dove una persona, lasciando da parte logiche personalistiche, mette in discussione la propria vita per aiutare gli altri in una situazione di pericolo sulla strada - ha spiegato Matilli -. Come ha fatto il buon samaritano».

Il premio “Il Samaritano” viene consegnato, ogni anno, nel giorno dell’anniversario della scomparsa del petrignanese Giancarlo Tofi, investito da un auto nel tentativo di bloccare il traffico per salvare un ciclista caduto in mezzo alla strada.

Una storia quanto mai simile a quella di Eugenio, tradito da quella stessa generosità che lo ha portato a fermarsi sulla superstrada per prestare i primi soccorsi a una coppia di ventenni, un ragazzo e una ragazza rimasti intrappolati nella loro utilitaria a seguito di un incidente innescato da un’auto pirata.

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