La lettera del Papa
a una mamma comasca

Francesco scrive alla donna: «Prego per tutti voi»

«Il Papa prega per tutti voi». Il regalo di Natale per una famiglia comasca, è arrivato via posta con i timbri ufficiali della Città del Vaticano. Nella busta una lettera di Papa Francesco in risposta a una missiva che una mamma aveva voluto recapitare al Pontefice, per il tramite di una collega di sua cognata. Una storia di solidarietà, amicizia e Fede che inizia quasi per caso.

A raccontarla è Mariarosaria, ovvero la donna che materialmente («sfidando l’ira delle guardie vaticane») ha consegnato nelle mani dei più stretti collaboratori di Papa Francesco una serie di lettere provenienti da Como.

Promotore dell’iniziativa è stato Raffaele Mautone , ricevuto lo scorso anno proprio dal Pontefice assieme ai tre fratelli tutti infermieri in prima linea contro il Covid. Racconta Mariarosaria Auletta : «Anch’io sono infermiera, ma ho conosciuto Raffaele solo tramite facebook. Dopo che era stato ricevuto dal Papa, gli avevo esternato il desiderio di portare la mia intenzione di mamma al Pontefice. Io ho un bambino, Gioele, che da quando aveva 8 mesi è seguito al Gaslini: ora ha 6 anni e mezzo». Per Rosaria e per il marito Michele «un atto di devozione verso il Papa, che si è sempre dimostrato vicino ai bambini». L’idea nasce così: «Decido di raccogliere le lettere di alcune persone vicine a me e di mettere in una scatola assieme a una Madonnina fatta con il pizzo di Cantù». Tra le lettere anche quella della cognata di una collega della mamma infermiera.

«Il giorno dell’udienza con il Papa è stato emozionantissimo. Mio figlio si è svegliato presto, non vedeva l’ora di poter incontrare Francesco. Ha voluto mettere la camicia ed era sorridente e raggiante. Gioele ha forte il senso della fede e vede il Papa come una persona di famiglia. Noi pensavamo fosse facile dare il regalo, ma abbiamo avuto delle difficoltà». Il Papa era troppo lontano e di mezzo c’erano le transenne: «Ho guardato Gioele e gli ho detto “noi dobbiamo portarla”. Abbiamo scavalcato e siamo arrivati proprio davanti. C’erano delle persone vicine al Papa e Gioele ha chiesto loro: “potete dare il regalo a Francesco”?».

Di quell’udienza in Vaticano era rimasto il ricordo, le chiacchiere la sera a tavola, le fotografie prima (come quella pubblicata qui accanto) e durante l’incontro nella sala con il Pontefice. Ma delle lettere non si era saputo più nulla. Fino a pochi giorni fa.

«Ero al lavoro e mi chiama la mia collega: “È arrivata la lettera del Papa! Lui ha aperto il regalo e ha letto”. Aveva scritto a sua cognata, in risposta alla lettera che le aveva inviato. Mi ha chiesto: “Ma a te non ha risposto?”. A me no, ma questa cosa non mi è dispiaciuta. Sono felicissima che una mamma di quelle che gli aveva scritto abbia ricevuto la sua lettera».

Una lettera dal Vaticano

Ovviamente la mamma in questione (che ha chiesto, legittimamente, l’anonimato) quasi non voleva crederci all’arrivo della lettera. «Non me l’aspettavo davvero. Avevo scritto senza pensare a una risposta anche perché chissà quante milioni di lettere riceve - commenta - L’ha ritirata mio marito: non avevamo il coraggio di aprirla. La cosa bella ed emozionante è che la lettera è indirizzata proprio a noi. Il Papa risponde e fa riferimento a ciò che gli avevo scritto, al racconto della nostra famiglia, alla richiesta di un preghiera. Il Pontefice ha allegato anche una medaglietta benedetta e ha scritto che avrebbe pregato per noi. Sono grata a Mariarosaria per averla portata a Roma. E al Papa per aver trovato il tempo di risponderci».
P.Mor.

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