La nuova scuola media
Una giornata storica
per Capiago Intimiano

Via Serenza Taglio del nastro per la “Arturo Toscanini” Domani ritorno in classe indimenticabile per 200 ragazzi Il sindaco: «Festa speciale per tutta la nostra comunità»

Forse gli oltre 200 ragazzi che domani saranno i primi studenti ad entrarci non lo sanno, ma il progetto della loro scuola ha mosso i primi passi molto prima che nascessero, 23 anni fa. E ora, finalmente, è diventato realtà.

Taglio del nastro atteso quello di ieri, per la nuova scuola secondaria di primo grado Arturo Toscanini, costata poco meno di 4 milioni di euro e un lunghissimo e accidentato percorso burocratico, passato attraverso ricorsi in tribunale, drastiche revisioni progettuali, fallimenti, la pandemia, la guerra, l’impennata dei prezzi. Il risultato, il nuovo istituto di via Serenza, di fronte al municipio, immerso nel comparto sportivo del paese, con tanto verde attorno visibile dalle suggestive vetrate panoramiche.

Molteni: «Sogno diventato realtà»

«Questa giornata – ha detto il sindaco Emanuele Cappelletti di fronte al folto pubblico arrivato per la cerimonia – entrerà nella storia di Capiago Intimiano, un giorno di festa per tutta la comunità. Se dovessimo dargli un titolo, il più indicato sarebbe “un sogno che diventa realtà”». Storico è aggettivo ricorso più volte negli interventi che hanno preceduto l’inaugurazione.

Ma ascoltando l’excursus del primo cittadino, da quel primo concorso di idee del 2000 alla svolta radicale del 2010, cambiando progetto, alle criticità che si sono susseguite dal 2016 in poi, tante da far pensare a una missione impossibile, se ne comprende il motivo.

L’ha usato, il termine giornata storica, il sottosegretario all’interno Nicola Molteni, «un sogno diventato realtà grazie alla caparbietà e alla tenacia del sindaco Cappelletti e dell’amministrazione, che hanno speso tutte le energie possibili». Giudizio condiviso dall’assessore regionale all’Università Alessandro Fermi, «senza la determinazione e la convinzione del sindaco e dell’amministrazione oggi non saremmo qua». Oltre a loro, nel cortile davanti alla scuola, tanti ospiti. Esponenti della Regione, della Provincia, molti sindaci del territorio. E poi alunni, genitori, presidi e docenti di ieri e di oggi.

Ugga: «La cultura rende liberi»

«La cultura rende liberi – le parole della dirigente Giovanna Ugga – e la cultura rende cittadini attivi, responsabili, consapevoli. Così come è importante la bellezza. A scuola trascorriamo molto tempo, condividiamo lo spazio, e credo che qui potremo farlo nel modo migliore».

Un risultato importante, risultato «di comunità», ha sottolineato il sindaco Emanuele Cappelletti, che ha tagliato il nastro con a fianco Matteo Biffi, che sta per cominciare la terza media, il sindaco dei ragazzi. La scuola prepara i cittadini di domani: questa è la loro giornata. La cerimonia ha rappresentato l’occasione per una visita all’interno dell’istituto, con i capiaghesi in fila ordinata per il proprio turno. Il trasloco era iniziato ai primi di luglio, con gli uffici già operativi poche settimane dopo. Oggi mancano solo pochi aggiustamenti.

L’organizzazione è quella delle didattica per ambienti, quindi gli studenti non hanno una classe fissa, ma si spostano nelle varie aule tematiche, a seconda della materia.

Manca solo l’ultimo tassello: grazie a un altro bando vinto, ambito Pnrr, il Comune s’è visto assegnare 400mila euro per riconvertire in mensa gli spazi a rustico nel seminterrato. Lavori al via a fine novembre.

Silvia Cattaneo
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