La solidarietà della piccola Nicole
«Offro le donazioni a chi non ce la fa»

La mamma della bimba ricoverata negli Usa devolve le uova, i dolci e i biscotti ricevuti in questi mesi: «Ringrazio tutti, però a adesso la priorità è la pandemia»

Solidarietà dalla solidarietà. E stavolta è come se arrivasse dalla piccola Nicole Barile, la bimba di Cantù di tre anni e mezzo. I dolci che dovevano servire a raccogliere fondi per lei, verranno donati a residenze sanitarie e case di riposo.

La bimba intanto è impegnata nel lungo percorso di fisioterapia e degenza, in Florida, Stati Uniti d’America. Dove ora è bloccata, a causa dei voli aerei cancellati per l’emergenza sanitaria mondiale in corso.

«La campagna di Pasqua delle uova di cioccolato Acma, Alleanza contro le malformazioni degli arti, naturalmente, è stata interrotta: non possiamo e non vogliamo, in un momento di emergenza e difficoltà nel nostro Paese, chiedere di pensare a noi» il messaggio dall’associazione.

«Abbiamo in magazzino, nella nostra sede, uova al latte, taralli e biscotti invenduti. Appena lo stato di emergenza si allenterà, abbiamo deciso di donarli a case di riposo e reparti pediatrici presenti nel nostro territorio lombardo. Per i nostri punti di distribuzione a Como e Milano: le uova invendute, donatele».

È questa l’indicazione che arriva da Sabrina D’Amato, la mamma della piccola che dalla nascita combatte contro l’ipoplasia femorale, a proposito delle diverse dimensioni delle due gambe, e dell’emimelia fibulare, la mancanza di parte del piede. «Desidero ringraziare tutte le persone che ci hanno sostenuto fino ad ora, chi gioisce con noi per le conquiste di Nicole, chi prega per noi», scrive dagli Stati Uniti.

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