Lavori del palasport fermi al 75%.«Parini, risoluzione del contratto»

Cantù L’assessore Cattaneo dopo il sopralluogo dei tecnici: «Inevitabile l’incarico all’avvocato». Il sindaco Alice Gabiati: «Presa d’atto formale della mancata conclusione delle opere strutturali»

Si è atteso, si sono concesse proroghe, si sono comprese le difficoltà, e si è sperato che qualcosa cambiasse. Ma non è successo. E ormai la strada è tracciata verso la risoluzione del contratto per i lavori di riqualificazione energetica del palazzetto Parini, ancora ostinatamente chiuso. Si è tenuto il sopralluogo tecnico al cantiere, per verificare lo stato di fatto dell’avanzamento degli interventi.

Un passo inevitabile, dato che nei mesi scorsi era stato stabilito un ultimatum per la Athanor Consorzio Stabile, l’associazione temporanea di imprese che sta eseguendo le opere, ormai scaduto, che prevedeva che dovessero essere concluse per il 30 settembre, altrimenti il Comune avrebbe concluso il contratto. Sono passati venti giorni, e al Parini nulla è cambiato. L’ultima campata del tetto, rimossa per bonificare l’amianto, è rimasta così, come un barattolo aperto che non si sia avuto il tempo di chiudere.

La delusione del Comune

L’amministrazione ne avrebbe fatto molto volentieri a meno, dato che la risoluzione evoca lo spettro Palababele e soprattutto costerà tempo, denaro e disagi alla collettività e alle società sportive. Ma a meno di un colpo di scena da film, con il cantiere riavviato oggi terminando in una manciata di giorni ciò che non lo è stato in mesi, non ci sarà il lieto fine. Lo conferma anche il sindaco Alice Galbiati: «Si è tenuto un confronto in contraddittorio tra i nostri tecnici comunali e l’appaltatrice. Si è formalmente preso atto della mancata conclusione dei lavori per quanto riguarda la parte strutturale. In sostanza un passo ulteriore, necessario e formale nella direzione della risoluzione del contratto».

Deluso l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Cattaneo, che non ha mai nascosto di non condividere il progetto, ereditato dalla maggioranza guidata da Claudio Bizzozero: «È stato confermato che le opere sono state realizzate al 75% ma non concluse. Ormai non ci sono più margini per tornare indietro e soprattutto ormai non crediamo più alle loro promesse, perché le promesse, anche scritte, non sono mai state mantenute».

«Rivalsa sui danni economici»

Cantiere in cui, va riconosciuto, tutto quello che poteva andare male l’ha fatto, dai ricorsi ai problemi strutturali alla pandemia. «Ora – prosegue Cattaneo – dovremo affidare l’incarico a un legale per procedere con la risoluzione. L’unico modo per evitarlo sarebbe se nei prossimi giorni terminassero tutto, ma non mi pare probabile che possa accadere quello che non è accaduto nell’arco di mesi E non vogliamo attendere neanche un giorno in più».

La risoluzione porterà inevitabilmente a prolungare la chiusura dell’impianto e anche un danno economico, dato che bisognerà rifinanziare un progetto che risale al 2017, adeguandolo al prezzario del 2023. «Purtroppo ci saranno dei disagi – ammette Cattaneo - Spiace per l’azienda, che pagherà gravi conseguenze, verranno segnalati, e ovviamente anche noi chiederemo di rivalerci per i danni economici. Spiace soprattutto per le società sportive e per i canturini. Però abbiamo fatto il possibile, siamo stati loro con il fiato sul collo, abbiamo esaudito ogni richiesta, concesso proroghe. Oggi andiamo per la nostra strada»

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