L’azienda che investe sugli stagisti
Rimborsi su tutti e pc regalati

La “Ballabio Export” dà a cinque ragazzi pc e spazi di lavoro oltre ai rimborsi. Il titolare: «Devono sviluppare un’applicazione che è stata inventata da altri giovani»

Dalla teoria del mondo della scuola, alla pratica della realtà del lavoro. Cinque studenti del corso di informatica della scuola superiore Jean Monnet (quattro appena maturati e uno di quarta) stanno conducendo uno stage di gruppo, innovativa sperimentazione resa possibile grazie a un imprenditore locale.

Andrea Ballabio, titolare della Ballabio Export sulla Novedratese e capogruppo di Forza Italia, ha messo a disposizione dei ragazzi uno spazio ricavato nella sua ditta (due sale di lavoro, una cucina e un bagno), per consentire ai giovani di impegnarsi su un progetto preciso.

«Devono promuovere l’applicazione Abalfabetic creata da altri giovani marianesi – spiega l’imprenditore -, destinata a rivoluzionare il mondo della messaggistica perché sostituisce le lettere con dei colori da decodificare in modo da tutelare la privacy».

Il prodotto è già stato lanciato su Google Cina e America e ha totalizzato oltre 200 mila download e ora la necessità è quella di implementare il mercato italiano pubblicizzando l’applicazione attraverso la realizzazione di video, immagini e un tutorial sui social network (facebook, twitter, istagram e youtube).

In questa fase l’imprenditore marianese - finanziatore iniziale dell’applicazione -, provvede al rimborso delle spese per la benzina, al pranzo e all’assicurazione stipulata in convenzione con la scuola «e inoltre regalo loro i computer che ho acquistato per farli lavorare per 8 ore al giorno, cinque giorni la settimana. Lo faccio perché credo nel mio Paese e sono convinto che i giovani abbiano bisogno di avere delle opportunità concrete per partire: la meritocrazia farà il resto».

Le aspettative sono alte: i ragazzi vorrebbero «rimanere in Italia a lavorare perché crediamo nel nostro Paese», ma, «se non ci saranno le giuste possibilità, siamo pronti a partire e a vivere un’esperienza anche all’estero».

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