L’ospedale di Cantù si riorganizza
Via dalla Rianimazione i casi Covid

Pronto soccorso, Geriatria e Medicina Interna: i Codici bianchi tornano al Sant’Anna. Sanificato il blocco operatorio: può riprendere anche l’attività chirurgica del Sant’Antonio Abate. «L’epidemia non è terminata», ammonisce il direttore generale Fabio Banfi

I codici bianchi del Comasco, i casi meno gravi che si presentano al pronto soccorso, ritornano a fare riferimento al Sant’Anna, e riprende l’attività delle sale operatorie. Anche i reparti di Geriatria e di Medicina Interna rientrano in via Ravona. Lunedì per Asst Lariana è cominciata la Fase 2, o meglio una nuova fase di riorganizzazione delle attività ospedaliere ed ambulatoriali. Il che significa ridisegnare l’attività dell’ospedale Sant’Antonio Abate. «L’epidemia non è terminata – ammonisce il direttore generale Fabio Banfi - e il piano di progressivo incremento delle attività ordinarie verrà costantemente aggiornato».

Dal 21 marzo erano stati dirottati al Sant’Antonio tutti i codici minori, i cosiddetti codici bianchi con esigenze non riconducibili all’emergenza-urgenza e quindi minore priorità, decisione legata alla necessità di concentrare il personale sui pazienti Covid-19 e sulla necessità di supportare il sistema regionale. Da lunedì questi sono ritornati a essere trattati al Sant’Anna. Resta attivo invece il pre-triage nel tendone installato fuori dal reparto di emergenza urgenza di via Domea, messo a disposizione dalla Croce Bianca di Mariano Comense per le verifiche sul Covid-19, con l’obiettivo di creare un unico filtro al quale inviare tutti i pazienti che si rivolgono al Pronto soccorso, per identificare quelli con sospetta infezione da coronavirus e indirizzarli ai percorsi loro dedicati.

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